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Il caldo nemico di chi lavora in camion: trovato morto a Susa un autista di 65 anni

Di sicuro si sa soltanto che è morto. Che di professione faceva l’autista. Che era nato nel 1958. Ma quando il suo cuore si è fermato, nel parcheggio dell’autoporto, non se n’è accorto nessuno. Perché le conseguenze del caldo, spesso, vengono aggravate dalla solitudine. Un’altra vittima c’è stata a Fontanafredda in Friuli, mentre a La Spezia un autista di 60 anni di un camion della nettezza urbana è stato salvato dal provvidenziale intervento dei colleghi

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La notizia in sé è sintetica: mercoledì 23 agosto, nella tarda serata, un uomo di nazionalità slovacca è stato ritrovato senza vita accanto a un camion nell’area di parcheggio dell’autoporto di Susa, un Comune della città metropolitana di Torino. Era accanto al veicolo perché quello ero il suo strumento di sopravvivenza, la ragione per cui si trovava in quel parcheggio. Detto altrimenti, era impiegato come autista di camion e, stando ai documenti che gli sono stati rinvenuti addosso, era un mestiere che svolgeva da tanto tempo, visto che era nato nel 1958 e quindi aveva sulle spalle la bellezza di 65 primavere.

Rispetto a cosa sia accaduto l’altra sera per provocarne la morte non esiste ancora una versione ufficiale, anche perché quando i sanitari del 118 sono accorsi sul posto lo hanno trovato già senza vita. E adesso la polizia di Susa e il medico legale della locale azienda sanitaria stanno indagando per individuare le cause del decesso. Ma è ovvio che l’ipotesi più accreditata sia quella del malore, magari scatenato non soltanto dalla fatica, ma anche dalle condizioni climatiche particolarmente bollenti. Il meteo, stando a quanto riportano i principali siti in materia, nella giornata del 23 agosto ha raggiunto a Susa picchi di 36 gradi. E in un parcheggio ricoperto di asfalto possono diventare anche tanti di più.

Muore alla guida a 57 anni

In condizioni praticamente analoghe aveva trovato la morte anche un cinquantasettenne di Fontanafredda, in Friuli, mentre era al volante di un veicolo con cui stava trasportando ghiaia. L’uomo si è fermato, ha tentato di uscire dal veicolo, ma proprio in quel momento il suo cuore, molto probabilmente a causa dell’eccessivo caldo, non ha retto più.

Autista di 60 anni salvato dai colleghi

È andata meglio invece a un autista di 60 anni di La Spezia, alla guida di un camion impegnato nella raccolta di rifiuti urbani, perché è stato colto da malore sempre indotto dal caldo e quindi ha dovuto immediatamente interrompere la marcia, ma a quel punto alcuni suoi colleghi si sono resi conto di quanto stava accadendo, lo hanno subito assistito e chiamato i soccorsi sanitari. L’uomo è stato ricoverato in ospedale, ma adesso le sue condizioni sembrano fuori pericolo. 

Perché il caldo è un grande nemico, ma se quando ti assale trova come alleato anche la solitudine può fare ancora più male.

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La redazione di Uomini e Trasporti

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