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Pedaggi, la Germania introduce aumenti per i camion

Il governo tedesco prevede di introdurre, a partire da dicembre, una differenziazione di prezzo a seconda del CO2 prodotto. Inoltre, da luglio 2024 verranno assoggettati a pedaggio anche gli autocarri con una massa massima a pieno carico tecnicamente ammissibile superiore a 3,5 ton (e fino a 7,5 ton)

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Prosegue in Germania il percorso della revisione legislativa del sistema dei pedaggi autostradali. Dopo l’emendamento approvato il 3 maggio, di cui avevamo dato qui notizia, lo scorso 14 giugno il governo tedesco ha ratificato la bozza della legge sulle modifiche alla regolamentazione dei pedaggi in autostrada, presentata dal ministro federale dei Trasporti e delle Infrastrutture digitali.
Secondo questa nuova normativa, il governo tedesco prevede di introdurre nel pedaggio per autocarri, a partire dal 1° dicembre 2023, una differenziazione di prezzo a seconda del C02 prodotto. Inoltre, a partire dal 1° luglio 2024 verrà previsto anche il pedaggio per autocarri con una massa massima a pieno carico tecnicamente ammissibile superiore a 3,5 ton (e fino a 7,5 ton). Vediamo in cosa consistono queste novità.

Le tariffe per classe di emissioni di CO2 (dal 1° dicembre 2023)

La nuova legge, basata su un regolamento UE, introduce delle classi di emissione di CO2 cui corrispondono differenti tariffazioni. In sostanza, la tariffa del pedaggio per chilometro dipenderà anche dalla quantità di anidride carbonica emessa da un veicolo. In termini pratici, ci dovrebbe essere un sovrapprezzo CO2 di 200 euro per ogni tonnellata di anidride carbonica emessa dall’autocarro.
Toll Collect – l’azienda che gestisce il sistema di pedaggio per autocarri sulle autostrade tedesche – sta già preparando le modifiche necessarie, per esempio aggiungendo la classe di emissione di CO2 ai documenti di fatturazione e adeguando i programmi di elaborazione delle fatture. Inizialmente, nelle prossime settimane, il gestore assegnerà la classe di emissioni 1 a tutti i veicoli immatricolati fino a oggi. I trasportatori potranno poi utilizzare lo strumento di ricerca della classe di emissioni di CO2 per verificare a quale classe è assegnato il veicolo, informazioni che saranno presto pubblicate sul sito web di Toll Collect. Inoltre, dal prossimo mese di luglio, sarà possibile richiedere la modifica della classe direttamente nel portale clienti.
Con l’introduzione delle classi di emissione di CO2, la massa massima a pieno carico tecnicamente ammissibile del veicolo trainante, ed eventualmente del rimorchio (campo F.1 nella carta di circolazione), verrà utilizzata come base per l’assegnazione a una classe di peso – al posto del peso massimo a terra del veicolo (Campo F.2) precedentemente utilizzato. Ciò significa che potrebbero essere soggetti a pedaggio i veicoli che sono declassati, cioè sono inferiori a 7,5 ton secondo F.2, ma superiori a questo peso secondo F.1. I veicoli possono cioè rientrare anche in una classe di peso superiore rispetto a prima.
Non verrà invece più presa in considerazione la classe di riduzione del particolato, rilevante per le classi di inquinanti da pedaggio 3 (Euro 2 + PRC 1) e 4 (Euro 3 + PRC 2). Dal 1° dicembre 2023 un veicolo con classe di abbattimento del particolato non rientrerà quindi più in una classe migliore di inquinamento da pedaggio.

Obblighi di pedaggio per veicoli di massa a pieno carico superiore a 3,5 ton (dal 1° luglio 2024)

L’obbligo di pedaggio per veicoli di peso superiore a 3,5 ton sarà introdotto a partire da luglio 2024, basandosi anche qui sulla massa massima a pieno carico tecnicamente ammissibile del veicolo/macchina trainante.
Toll Collect preparerà una soluzione tecnica per questi mezzi, fornendo tempestivamente un OBU (On Board Unit, l’apparato di bordo utilizzato nel sistema tipo Telepass) che consentirà la riscossione automatica del pedaggio. Pare che però, per commercianti ed imprese legate al commercio, verranno introdotte deroghe, con soluzioni online per provare che i mezzi impiegati nell’attività commerciale vengano effettivamente utilizzati nel rispetto dei requisiti per la ‘tradespeople exception’. Deroghe rilevanti sono già in essere per i veicoli commerciali per quanto riguarda la normativa sui tempi di guida e di riposo e la qualifica di conducente professionista.

Regolamentazione per alimentazioni alternative

I camion a CNG/LNG saranno soggetti al normale pedaggio a partire da gennaio 2024.
I veicoli a emissioni zero (elettrici e a idrogeno, così come i veicoli a celle di idrogeno), rimarranno invece esenti dal pedaggio fino alla fine del 2025 e i veicoli fino a 4,25 ton di massa massima a pieno carico tecnicamente ammissibile rimarranno esenti senza scadenza. Ma ai veicoli a emissioni zero sopra elencati dal 1° gennaio 2026 verrà addebitato il 25% del pedaggio parziale per i costi delle infrastrutture, più le tariffe parziali del pedaggio per inquinamento acustico e atmosferico (tassa sul clima). Quindi, in sostanza, la novità rispetto all’attuale normativa riguarda la fine dell’esonero dal pedaggio per i veicoli elettrici a partire dal 2026.
Come spiegato nel precedente articolo, il pedaggio sarà pertanto il risultato della sommatoria di più voci, che cambieranno in relazione al veicolo e alla sua classe ambientale. Così, per esempio, un veicolo pesante tra le 12 e le 18 ton, di classe di emissione 5, pagherà un pedaggio di 3,6 cent/km per i costi di infrastruttura, di 0,1 cent per i costi di inquinamento atmosferico e di 1,6 cent per i costi di inquinamento acustico. Ma questi valori potrebbero subire variazioni in particolari fasce orarie (per esempio, nelle ore di punta o negli esodi estivi) e rispetto a infrastrutture particolarmente congestionate.
Toll Collect nei prossimi mesi pubblicherà i dettagli delle modifiche pianificate in modo graduale e su misura per i gruppi specifici.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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