L’età media è di 49,3 anni e il 95% sono uomini. L’80% sono italiani, ma con una significativa presenza di lavoratori provenienti dall’Est Europa. Di chi stiamo parlando? Ovviamente degli autotrasportatori, una categoria sempre più dimenticata, nonostante faccia da traino al sistema economico italiano. Le condizioni lavorative in cui operano sono spesso difficili: turni di notte, pasti saltati, stress elevato, dolori muscoloscheletrici e scarsa propensione (o possibilità) a sottoporsi a controlli medici.
Questi risultati derivano da una ricerca commissionata dalla School Interporto Bologna su un campione di 121 camionisti. Il sondaggio è stato illustrato ieri presso la Sala Ninfe della Città Metropolitana di Bologna, durante la conferenza stampa di presentazione del convegno «Camionista questo sconosciuto». L’evento è in programma il 10 giugno dalle ore 14 all’interno della fiera «Ambiente e Lavoro» – 35° Salone Nazionale della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, presso la sala Regione Emilia-Romagna (Pad. 26, Quartiere Fieristico di Bologna). L’iniziativa, in collaborazione con Interporto Bologna Spa, Federtrasporti, Regione Emilia-Romagna e AUSL di Bologna, nasce dalla necessità di restituire visibilità e dignità a una categoria spesso trascurata come appunto quella degli autotrasportatori.
Il convegno vedrà la partecipazione, oltre che del presidente di Interporto Bologna, Stefano Caliandro, di numerosi esperti del settore, tra cui Paolo Moggi (Federtrasporti), Claudio Arlati (IAL Emilia-Romagna) e Matteo Di Lello (AUSL Bologna).
«La crisi infrastrutturale e i ritardi nelle opere pubbliche – ha sottolineato Caliandro – hanno un impatto diretto sulla sicurezza dei lavoratori». In risposta, l’Interporto ha avviato una campagna di sensibilizzazione con un vademecum in sei lingue, contenente regole fondamentali per la sicurezza alla guida e nelle operazioni di carico/scarico.
Inoltre entro luglio all’Interporto sarà inaugurato un nuovo parcheggio sicuro e recintanto, con 170 stalli per camion, servizi igienici, docce, spogliatoi e distributori automatici, a testimonianza dell’impegno concreto dell’infrastruttura verso il benessere degli autotrasportatori.