La guida di un camion è vietata dal giorno in cui si compiono 68 anni: è questo in sintesi il contenuto di una recente nota del Ministero dell’Interno, condivisa con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) che ha per oggetto gli autisti di autotreni e autoarticolati con massa totale oltre 20 tonnellate. A questo punto, quindi, dopo anni di incertezze, la questione è definita con precisione: non conta la fine dell’anno solare, né la scadenza di un attestato — basta il compimento del 68° compleanno. Dal giorno successivo, la guida non è più consentita.
Tradotto nella pratica: anche se il conducente ha ottenuto l’attestato di idoneità fisica e psichica e la patente/ CQC risulta valida, non può guidare complessi oltre le 20 t se ha già 68 anni.
Il quadro normativo di riferimento
In realtà l’originaria soglia era di 65 anni per la guida di veicoli > 20 tonnellate. La stessa legge poi permise un’ulteriore estensione (fino a 68 anni) introducendo anche l’obbligo di visita medica annuale e il rilascio di un attestato di idoneità fisica/psichica, per chi guidava nella fascia 65–68 anni.
Le patenti di categoria CE (per mezzi pesanti) mantenevano validità — con le visite — fino a 68 anni. La novità, quindi, è che ora tale limite è confermato come assoluto e non prorogabile: 68 anni è età massima legale.
Perché è importante soprattutto ora
Il settore dell’autotrasporto è già sotto pressione per la carenza di nuovi autisti: l’ingresso di giovani è diminuito drasticamente. Il risultato è un invecchiamento progressivo del parco conducenti.
Con l’affermazione del limite di 68 anni come “stop definitivo”, molte imprese — e gli stessi conducenti — dovranno pianificare in anticipo ricambi generazionali, pensionamenti, riassegnazioni o uscita dal volante.
Dal punto di vista operativo e gestionale, imprese e datori di lavoro avrebbero finalmente un termine netto: utile per programmazione di squadre, contratti, e sostituzioni.
- COSA COMPORTA IL CHIARIMENTO PER GLI AUTISTI OVER 65-68 ANNI
- Tra 65 e 68 anni: possibile continuare a guidare complessi > 20 t solo se si ottiene ogni anno l’attestato di idoneità fisica/psichica tramite visita medica.
- Al compimento del 68° anno: cessazione definitiva del diritto alla guida di quei mezzi, anche con attestato.
- Per gli autisti con patente estera e non residenti in Italia: la norma non si applica.
La ratio: sicurezza, responsabilità, turnover generazionale
Il limite di età non è arbitrario: deriva da preoccupazioni per la sicurezza stradale, le capacità psicofisiche con l’avanzare dell’età, e la necessità di garantire che chi guida mezzi pesanti rimanga in condizioni idonee. La visita medica annuale tra 65–68 anni risponde a questi criteri.
Allo stesso tempo, il limite a 68 anni — netto e inderogabile — si inserisce in un contesto di ricambio generazionale, per favorire il ricambio generazionale e la sostenibilità del settore.
Conclusione: un bivio per l’autotrasporto
Il chiarimento del Ministero definisce con chiarezza una soglia che molti conoscevano, ma alcuni interpretavano con elasticità: 68 anni non è più «limite consigliato», ma «limite inderogabile».
Per gli operatori del settore — imprese, sindacati, trasportatori — significa dover guardare avanti: preparare ricambi, incentivare nuovi ingressi, gestire l’uscita dei veterani.
Per gli autisti anziani che amano la guida è invece un invito a valutare per tempo alternative professionali (manutenzione, logistica, funzioni a terra, ecc.).
In un settore in cui l’età media è già alta — e l’ingresso dei giovani poco attrattivo — questa norma segna un punto di svolta, con conseguenze reali sul tessuto del trasporto merci su gomma.
LE REGOLE GENERALI PER GUIDARE FINO A 68 ANNI
L’art. 126 del CdS («durata delle patenti») prevede che le patenti di guida delle categorie C1, C1E, C e CE, sono valide per 5 anni fino al compimento del 65mo anno di età. Oltre tale limite la validità scende a 2 anni, previo accertamento dei requisiti fisici e psichici da parte della Commissione Medica Locale (C.M.L.). Il medesimo articolo prevede anche che, superati i 65 anni, le patenti C e CE abilitano alla guida di autotreni e autoarticolati di massa complessiva a pieno carico non superiore a 20 ton.
Questa regola generale è confermata dal collegato art. 115 («requisiti per la guida») in cui si aggiunge la possibilità di condurre autotreni e autoarticolati anche con massa superiore a 20 ton, fino al compimento massimo dei 68 anni, previo conseguimento di specifico attestato di possesso dei requisiti fisici e psichici a seguito di visita medica specialistica annuale in C.M.L. per l’innalzamento dei limiti di età.
Tirando le fila, quindi, dopo il compimento dei 65 anni, il rinnovo ordinario della patente C-CE, di durata pari a 2 anni, avviene soltanto tramite visita in C.M.L. e consente di condurre autotreni o autoarticolati con m.c.p.c. fino a 20 ton. Se il conducente volesse continuare a guidare veicoli di massa superiore a tale limite e fino al compimento del 68mo anno deve sottoporsi a una visita, sempre in C.M.L., richiedendo il rilascio dello specifico attestato con validità annuale dalla data del rilascio. Pertanto, non basta disporre solo della patente in corso di validità, seppure rilasciata a seguito di visita in C.M.L., ma è necessario avere con sé anche l’attestato.
Si precisa pure che al compimento dei 65 anni scatta subito la scadenza e quindi l’obbligo di andare in Commissione, indipendentemente da quanto tempo è passato dal rinnovo precedente (pena sanzione amministrativa e sospensione patente di guida).


