Il tema della semplificazione delle procedure tramite la digitalizzazione della logistica è ormai entrato nel linguaggio dei responsabili politici, oltre che delle associazioni di...
È vero: bilici e semirimorchi dovrebbero essere impiegati per la circolazione stradale, ma spesso esistono storture operative che, ben lungi dal sopperire a esigenze...
Il perdurare dell’emergenza Covid continua a produrre conseguenze in ogni settore produttivo. Nel settore dell’autotrasporto, tra le tante ripercussioni esistenti, genera particolare confusione la...
Il principio costituzionalmente garantito della libertà di iniziativa economica attribuisce alle imprese amplissimi margini di azione e consente loro di individuare liberamente le più...
Una lettera di Unatras chiede (con garbo) il rispetto degli impegni assunti dalla ministra De Micheli un anno fa su costi di riferimento e tempi di pagamento, ma protesta (con durezza) per l’allineamento delle accise proposto dal ministro dell’Ambiente, Costa, nonostante ne siano esclusi i mezzi pesanti. Sullo sfondo i 209 milioni in arrivo dall’Europa. Quanti ne arriveranno al settore?
Può un settore lavorare senza margini? La risposta a questa domanda non può essere che negativa. Eppure, nell’autotrasporto è ciò che sempre più spesso accade, non avendo capacità di imporre il prezzo del proprio servizio. Un aiuto potrebbe arrivare dai costi di riferimento di prossima pubblicazione. Ma in quale maniera? Per formulare una risposta preventiva a questa domanda la presidenza del Gruppo Federtrasporti ha chiesto di incontrare lo scorso 7 ottobre le associazioni presenti in Unatras
Oltre a lavorare su immagine del settore, regolarità e qualità certificata delle imprese (entro i primi del 2021, anche con l’aiuto di RAM, dovrebbe scattare la cancellazione di migliaia di imprese fantasma), si punterà sui progetti europei (come «Pass4Core» per nuove aree di sosta attrezzate) e sul dialogo con gli altri soggetti della filiera per trovare soluzione ai problemi