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Altezza metà bellezza? No, impone accortezza

Trascorro ore in ufficio o presso clienti. E l’altro giorno, proprio mentre facevo visita allo stabilimento di un committente, ho visto un camion-cisterna dell’azienda mentre scaricava. A seguire i movimenti e gli spostamenti dell’autista ho provato una sorta di fremito, facendo mente locale sui rischi a cui si esponeva, in particolare salendo sopra la cisterna. Ci sono specifiche accortezze da prendere per prevenire tali rischi e, soprattutto, chi risponde di eventuali incidenti?

Effetto notte

Da circa sei mesi ho cambiato lavoro, o meglio, guido sempre il camion ma sono passato a rifornire i mercati ortofrutticoli. Questo ha stravolto i miei orari e ha fatto retrocedere l’inizio della mia giornata lavorativa a notte fonda. Mi piace, perché incontro meno traffico, ma ho difficoltà a riposarmi. Ciò che più mi infastidisce, però, è vedermi ingrassare: in sei mesi ho messo su altrettanti chili. C’è un nesso tra il cambio di orari e il peso che aumenta?

Mazza da baseball sul cruscotto, denunciata autista in Piemonte

Poco probabile che fosse lì per bellezza o per dare un tocco di americanità alla cabina. Fatto sta che sul cruscotto del suo camion teneva ben...

Autotrasporto liberista e stato interventista

Esiste il liberismo e l’intervento statale in economia. Ma ci sono casi in cui questi distinti approcci economici vengono frullati in modo in parte contraddittorio. Prendiamo l’autotrasporto italiano.

EDITORIALE | Autotrasporto liberista e stato interventista

Esiste il liberismo e l’intervento statale in economia. Ma ci sono casi in cui questi distinti approcci economici vengono frullati in modo in parte contraddittorio. Prendiamo l’autotrasporto italiano. Da anni questo settore, seppure svolga un ruolo essenziale per la produzione e il commercio, sopravvive perché lo Stato lo sostiene con fondi pubblici funzionali a restituire una parte di pedaggi e accise, a concedere deduzioni per le spese non documentate, ad alleggerire le contribuzioni Inail e poco altro.

Vania Dordoni, Direttore Commerciale di Conap. Merci pericolose a trazione femminile

Entrare in un’azienda direttamente al vertice è un conto. Partire dal basso e poi salire, magari arrivando a dirigere tanti colleghi uomini, è sicuramente più complicato. A maggior ragione se si è una donna. A maggior ragione se il contesto è tipicamente maschile, come può essere il trasporto di materie chimiche. Per riuscire in tale ascesa Vania Dordoni ha dovuto tirar fuori competenze e autorevolezza. Insieme a tanta voglia di eccellere

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