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La prima gamma di veicoli elettrici del Grifone. Scania, la produzione si fa elettrizzante

La finanziaria del costruttore francese ha messo a punto delle formule diverse per fornire un supporto al trasportatore interessato ad acquistare un autocarro elettrico, in modo da aiutarlo a fare i conti in modo corretto

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Di ambiente si straparla. Con le parole, però, non si ottengono fatti. Per quelli ci vogliono passi concreti. Come quello compiuto da Scania lo scorso 15 settembre iniziando l’elettrificazione del trasporto pesante, con il lancio una gamma di veicoli sia ibridi plug-in, sia totalmente elettrici, destinati inizialmente alle applicazioni urbane, ma in grado in prospettiva di svolgere anche missioni diverse, montando allestimenti che spaziano dalla temperatura controllata ai rifiuti, dagli scarrabili ai ribaltabili fino alle betoniere. Ma insieme ai veicoli ha anche predisposto un team dedicato, in grado di fornire consulenza e di suggerire soluzioni pratiche su tutto quanto attiene a questa nuova tipologia di alimentazione.

L’opzione elettrica e quella ibrida

Il veicolo elettrico è già disponibile in combinazione con le cabine delle serie L e P, è dotato di un motore elettrico da 230 kW, pari a circa 310 CV, alimentato tramite un pacco batterie da 165 o 300 kWh, composto rispettivamente da 5 e da 9 moduli. In entrambi i casi, una batteria finisce nel vano un tempo occupato dal propulsore tradizionale, mentre le altre (4 o 8) vengono posizionate lungo il lato del telaio.
Le batterie possono essere caricate con 130 kW DC, utilizzando un connettore CCS (Combined Charging System). Il tempo di ricarica è di 55 minuti per la versione con 5 batterie e inferiore ai 100 minuti per quella con 9 batterie. Le batterie sono poi caricate durante il percorso grazie alla frenata rigenerativa. Così l’autonomia per singola carica arriva a 250 km.
Anche il veicolo ibrido è disponibile con cabine di serie L e P e offre l’opportunità di percorrere lunghe distanze utilizzando il motore a combustione interna da 9 litri (da 280, 320 e 360 CV), ma alla bisogna di percorrere fino a 60 km in modalità elettrica potendo contare su tre batterie per una capacità installata di 90 kWh e su un motore elettrico da 115 kW per il funzionamento in continuo. Il tempo di ricarica all’80% è di circa 35 minuti e, oltre alla frenata rigenerativa, è possibile ricaricare le batterie durante le operazioni di carico e scarico della merce. Il propulsore elettrico è abbinato a un motore a combustione interna da 9 litri con potenze da 280-320-360 CV.

Le prossime tappe

Ma questo è soltanto l’antipasto. Perché Scania – ha promesso presidente e CEO Henrik Henriksson – «lancerà da qui in avanti ogni anno veicoli elettrici per l’intera gamma di prodotti. E proprio per questo stiamo attualmente riorganizzando la nostra produzione». Di conseguenza, molto presto anche i veicoli destinati al lungo raggio saranno inclusi nella rivoluzione elettrica e anche per questi – preannuncia fin d’ora lo stesso Henriksson – sarà possibile effettuare la ricarica in modo estremamente rapido, anche «durante le pause di guida obbligatorie di 45 minuti». Tutta sta a ricalibrare la mente in una logica diversa e tutto a quel punto apparirà estremamente semplice e pulito.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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