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Divieti circolazione 2016: Unatras e Anita scrivono al MIT

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Il 12 novembre scorso il ministero dei Trasporti ha illustrato alle associazioni la bozza del calendario dei divieti di circolazione dei veicoli pesanti del 2016; Anita e Unatras hanno risposto con un documento unitario richiedendo cinque giorni vietati in meno.

Secondo le associazioni la bozza di calendario presentata «ripropone un vecchio schema, peraltro in alcuni casi, peggiorativo rispetto all’attuale calendario, come nel caso del martedì dopo Pasqua, facendo registrare un passo indietro rispetto all’impegno politico di accompagnare la ripresa con un aumento della produttività, riducendo al minimo le giornate di divieto, in particolare nelle giornate non festive (venerdì e sabato)».

Per questi motivi, Anita e Unatras chiedono «di eliminare dal calendario dei divieti le seguenti giornate:

martedì 29 marzo, giornata già eliminata quest’anno, primo giorno lavorativo dopo le festività che, se mantenuta comporterebbe cinque giorni consecutivi di inattività, del tutto insostenibili; pur apprezzando la proposta di mediazione emersa al tavolo, in un’ottica di ottimizzazione delle attività di trasporto e logistiche, resta comunque preferibile eliminare tale giornata;
venerdì 25 marzo, 29 luglio e 5 agosto;
sabato 24 dicembre

In merito ai sabati estivi – 2, 9, 16, 23, 30 luglio e 6, 20, 27 agosto – le associazioni chiedono di spostare l’inizio del divieto alle ore 9.00.

Le associazioni vedono inoltre con favore la proposta di riduzione dell’orario di divieto in alcune di domenica dei mesi non estivi con l’inizio divieto a partire dalle ore 14.00 «tenuto conto che l’attuale regolamentazione non consente di eliminare le giornate festive», mentre chiedono di valutare la possibilità di stabilire nelle altre domeniche l’inizio del divieto alle ore 9.00 «per agevolare le operazioni di rientro dei veicoli in circolazione».

La richiesta invece relativa alle deroghe è di «almeno un’estensione a 6 mesi della durata delle autorizzazioni prefettizie, contro i 4 mesi proposti da codesta Direzione, condividendo peraltro la scelta di individuare la Prefettura del luogo di stabilimento della produzione come ufficio cui indirizzare le richieste di autorizzazioni in deroga, anche al fine di evitare comportamenti difformi nel rilascio dei titoli».

L’ok delle associazioni è anche in merito deroga per i trasporti combinati internazionali (introdotta nel 2015 a titolo sperimentale) seppur limitata nel combinato ferroviario a un raggio di 150 km chiedendone l’estensione «con le stesse modalità, anche ai trasporti combinati nazionali, al fine di rendere più semplice e funzionale con il piano della portualità e della logistica varato dal Governo, la regolamentazione dell’ultimo miglio».

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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