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Il porto di Taranto mette basi logistiche: c’è l’intesa per realizzare i collegamenti con la retroportualità

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Una volta tanto l’esperienza insegna qualcosa. Così, il porto di Taranto, proprio per evitare di diventare quella cattedrale nel deserto che sono diventate molte infrastrutture italiane, ha sottoscritto un’intesa con le Regioni Puglia e Basilicata, le Provincie di Taranto, Potenza e Matera, e una serie di comuni ionici per realizzare i collegamenti stradali necessari tra lo scalo pugliese e le aree retro portuali.
È anche l’atto di nascita del sistema logistico del porto di Taranto che serve pure ad attrarre nuovi insediamenti produttivi. «Sarà costituito – spiega il presidente dell’Autorità portuale di Taranto, Sergio Prete – un gruppo di lavoro composto da tecnici indicati dalle rispettive amministrazioni per la redazione di una mappa ricognitiva delle infrastrutture logistiche e trasportistiche esistenti. L’Autorità portuale predisporrà una bozza di regolamento per la condivisione e realizzazione di procedure amministrative semplificate e per l’attuazione di incentivi fiscali finalizzati all’attrazione di nuovi insediamenti produttivi».

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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