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La procedura da seguire in attesa del decreto con gli importi delle nuove targhe per rimorchio

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Il tempo per la burocrazia in Italia non basta mai. La riforma del codice della strada porta la data del 29 luglio 2010 (il giorno in cui venne approvata la relativa legge), ma per quanto riguarda l’abolizione delle targhe ripetitrici si è dovuto attendere il 28 settembre 2012, giorno in cui è stato emanato il decreto di recepimento.  Ora, questo stesso decreto prevedeva che dal 20 febbraio dovesse partire ufficialmente non soltanto l’eliminazione della targa ripetitrice, ma anche un nuovo sistema di targatura in base al quale le targhe dei rimorchi saranno analoghe a quelle delle vetture, ma differenziate dal fatto di iniziare con la lettera «X».
Ebbene le nuove targhe sono state stampate e quindi distribuite. Ma quando è arrivato il fantomatico 20 febbraio qualcuno si è accorto che mancava qualcosa: il decreto del ministero dell’Economia con cui stabilire il prezzo delle nuove targhe, perché ancora sottoposto al vaglio della Corte dei Conti.

Ne è derivata una spiacevole situazione di impasse. Per venirne fuori il ministero dei Trasporti ha ora individuato la seguente soluzione (contenuta nella circolare del 22 febbraio): far fare al trasportatore che va a ritirare la targa un versamento sul conto corrente postale n. 121012, intestato alla Tesoreria provinciale dello Stato – Sezione Viterbo –di euro 18,98, vale a dire esattamente ciò che si pagava fino a ieri. Soltanto che insieme al versamento va anche presentata la seguente dichiarazione: 

«Il sottoscritto …………….(dati anagrafici dell’intestatario del rimorchio), intestatario del rimorchio tg ………………, dichiara di aver versato a titolo provvisorio la somma di euro 18,98 quale corrispettivo per l’acquisto della predetta targa e, pertanto, di essere consapevole dell’obbligo di provvedere, a richiesta del competente Ufficio Motorizzazione Civile, alla integrazione della somma versata laddove la stessa risultasse di importo inferiore rispetto alla tariffa che verrà fissata, dall’apposito decreto ministeriale in corso di pubblicazione, per le targhe dei rimorchi così come disciplinate dal decreto del Presidente della repubblica 28 settembre 2012, n. 198».  

In pratica, come si sarà capito, si tratta dell’impegno a integrare il pagamento già effettuato una volta che, pubblicato il decreto, si conosceranno gli importi dovuti per le nuove targhe.
Insomma, due pagamenti per una sola targa. E qualcuno la chiama “burocrazia”….

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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