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Quali sono le novità del DL Infrastrutture? Facciamo un ripasso!

Il decreto 121/2021, conosciuto anche come DL Infrastrutture e Trasporti, ha incassato la fiducia dalla Camera ed è pronto a passare al Senato per la conversione in legge. In attesa che da Palazzo Madama arrivi il via libera per l'approvazione finale, ripassiamo tutte le principali novità che riguardano da vicino il mondo dei trasporti

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Lo scorso 29 ottobre il disegno di legge di conversione del decreto Infrastrutture (dl 121/2021) ha compiuto il primo giro di boa, incassando il via libera della Camera. Ora, come da prassi istituzionale, la palla passa al Senato che dovrà esaminare il testo in tempi stretti, considerando che il provvedimento andrà convertito in legge entro il 9 novembre.

In sede di approvazione sono state fatte molte modifiche, frutto dei numerosi emendamenti che riguardano i diversi aspetti del provvedimento, su tematiche di competenza del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims). Gli emendamenti approvati sono tutti atti a rafforzare la linea della messa in sicurezza e dell’orientamento alla sostenibilità delle infrastrutture e delle diverse modalità di trasporto.

Ma cosa dice il decreto e quali sono le sue novità? Cosa cambia, in particolare, per ciò che attiene il settore dei trasporti? In attesa che il Senato si esprima sulla materia per l’approvazione finale, facciamo un riepilogo delle principali modifiche.

Interventi per il sistema stradale e autostradale

Per quanto riguarda gli interventi sul sistema stradale e autostradale, il testo prevede la sospensione degli aumenti dei pedaggi sulle autostrade A24 e A25 fino al 31 dicembre 2021 e il «congelamento» degli aumenti tariffari delle concessionarie autostradali fino alla definizione dei piani economici finanziari.

Inoltre, allo scopo di migliorare le connessioni tra snodi ferroviari e autostradali, il Mims, d’intesa con i concessionari delle tratte autostradali, procederà alla valutazione e individuazione, sulla base di analisi di fattibilità tecnico-economica, dei siti per la costruzione di caselli autostradali funzionali all’accesso alle stazioni ferroviarie per l’alta velocità e per l’alta capacità di prossima realizzazione.

Modifiche al Codice della Strada

Nei princìpi del Codice viene previsto che, oltre alla sicurezza, anche la tutela della salute delle persone e la tutela dell’ambiente rientrano tra le finalità primarie di ordine sociale ed economico che devono essere perseguite nella disciplina della circolazione stradale. In attuazione di questo principio vengono apportate numerose modifiche al Codice, tra cui l’introduzione di nuovi obblighi di comportamento in corrispondenza degli attraversamenti pedonali (i conducenti dei veicoli devono dare la precedenza non solo ai pedoni che hanno iniziato l’attraversamento, ma anche a quelli che si stanno accingendo ad effettuare l’attraversamento).

Tra le altre modifiche ricordiamo che è previsto un inasprimento delle sanzioni amministrative nei confronti di coloro che:

  • si esercitano senza istruttore (da un minimo di 430 euro a un massimo di 1.731 euro e la sanzione accessoria del fermo amministrativo del veicolo per 3 mesi)
  • gettano oggetti dal veicolo in movimento o sporcano la strada o le sue pertinenze gettando rifiuti o oggetti dai veicoli in sosta o in movimento

Sono inoltre estese le sanzioni per chi usa il telefonino mentre è alla guida anche a chi utilizza computer portatili, notebook, tablet o qualunque altro dispositivo che comporti anche solo temporaneamente l’allontanamento delle mani dal volante.

Il Decreto, poi, prevede che il divieto di fermata e di sosta e le relative sanzioni siano estesi alle aree dedicate alla ricarica dei veicoli elettrici. Il divieto vale anche per gli stessi veicoli elettrici che sostano in quelle aree mentre non effettuano la ricarica.

Da segnalare, infine:

  • l’introduzione di semplificazioni nella procedura di immatricolazione delle macchine agricole
  • l’istituzione di un fondo di 25 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022-2023-2024 per favorire la trasformazione digitale dei servizi di motorizzazione ai cittadini e alle imprese e aumentare il livello di cybersecurity.

Autotrasporto merci

Per quanto concerne poi, soprattutto, il trasporto merci, le principali modifiche sono le seguenti:

  • È introdotto un contributo, fino a un massimo di 1.000 euro, ai giovani fino a 35 anni e a coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza o ammortizzatori sociali, come rimborso di parte delle spese sostenute per conseguire la patente di guida per i veicoli destinati all’autotrasporto delle merci o le altre abilitazioni professionali richieste (ne abbiamo parlato qui). Il contributo non può comunque superare il 50% delle spese sostenute e documentate ed è riconosciuto fino al 30 giugno 2022. Per percepire i contributi è necessario che i richiedenti dimostrino di aver stipulato, entro e non oltre 3 mesi dal conseguimento della patente, un contratto di lavoro in qualità di conducente nel settore dell’autotrasporto per un periodo di almeno 6 mesi.
  • Vengono previste semplificazioni in materia di trasporti eccezionali e particolari agevolazioni per i veicoli in dotazione alla protezione civile e agli enti del terzo settore, ai quali è consentito l’uso di un rimorchio per il trasporto di cose che, fermo restando i limiti massimi, può avere larghezza superiore a quella del veicolo trainante.
  • In considerazione degli effetti negativi derivanti dall’emergenza COVID-19, viene previsto l’esonero dal versamento di contributo per l’esercizio finanziario 2022 da parte degli operatori economici operanti nel settore del trasporto.
Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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