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La strada verso il gas naturale liquefatto. Il GNL trova casa a Ravenna

Frutto della collaborazione tra PIR, Edison e la spagnola Enagàs, è nato nel porto della provincia romagnola il primo deposito costiero italiano “small scale”. L’impianto è in grado di movimentare ogni anno oltre 1 milione di metri cubi di gas naturale liquefatto, rifornendo fino a 12.000 camion e 48 traghetti

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Fino ad oggi impianti “small scale” (ovvero di piccola taglia) che gestissero il GNL in Italia, localizzati in un punto adiacente al mare così da favorire il passaggio tra trasporto marittimo e terrestre, non esistevano. Ma anche questa mancanza è stata colmata con la realizzazione nel porto di Ravenna del primo deposito costiero italiano di metano liquido, tramite una joint venture tra la Petrolifera Italo Rumena (PIR), Edison e la spagnola Enagás.

Realizzato dopo appena 5 anni tra progettazione, iter autorizzativo (nel tempo record di 18 mesi) e costruzione, il DIG (Depositi Italiani GNL) è frutto di un importante investimento di circa 100 milioni di euro, il 50% andato a imprese locali, cui vanno aggiunti 10 milioni di lavori di adeguamento delle banchine portuali. L’impianto ha una capacità di stoccaggio di 20mila m3 e una capacità di movimentazione annua di oltre 1 milione di m3 di gas liquido, rendendo possibile l’alimentazione di almeno 12mila camion e fino a 48 traghetti all’anno. Durante il suo esercizio consentirà di evitare l’emissione di 6 milioni di tonnellate di CO2 e di azzerare quelle di particolato e di ossidi di zolfo.

«Con l’entrata in funzione del DIG (partecipato al 51% da PIR, al 30% da Edison e al 19% da Scale Gas, controllata di Enagás – ndr), l’Italia beneficerà di un approvvigionamento stabile e sicuro di GNL nei trasporti», ha spiegato Nicola Monti, AD di Edison.

Se Depositi Italiani GNL è la società che gestirà le attività operative, Edison si occuperà dell’approvvigionamento del deposito tramite la Ravenna Knutsen, una delle prime metaniere al mondo di piccola taglia (30mila m3), costruita dall’armatore norvegese Knutsen OAS Shipping. Il GNL verrà prelevato in Spagna, a Barcellona, trasportato con la metaniera a Ravenna e depositato in DIG, per poi essere caricato sulle autocisterne e distribuito nella penisola.

Nella fase di costruzione l’impianto ha visto il coinvolgimento di 60 imprese fornitrici locali, oltre 200 operai e 80 ingegneri. Per la sua realizzazione sono stati impiegati 30mila m3 di calcestruzzo, 600 tonnellate di acciaio e il terreno è stato consolidato attraverso 2.200 pali in ghiaia e 180 pali in calcestruzzo armato di oltre un metro di diametro e profondi 45 metri. Sono in previsione altri due progetti di deposito GNL, a Brindisi e a Napoli, anche se al momento incontrano alcune difficoltà procedurali. In Puglia il Consiglio superiore dei lavori pubblici ha dato parere negativo sulla possibilità di realizzare il deposito costiero nell’area di Costa Morena Est, in quanto il sito sarebbe incompatibile con il piano regolatore portuale. In Campania l’iter autorizzativo è fermo perché la nuova amministrazione portuale ha sospeso il bando, incluso il progetto per l’allargamento della darsena di Levante.

Un settore in forte crescita

Nel 2021 le immatricolazioni di camion a GNL sono state 1.421, pari a un 5,7% del mercato, in crescita rispetto al 5,2% del 2020 (dati Anfia). Così nel Paese circolano circa 3.500 camion a GNL e si registrano 104 stazioni di rifornimento (erano solo sei nel 2016).
Nel frattempo, Edison ha firmato un’intesa con Iveco, leader europeo con oltre 45 mila veicoli a gas naturale venduti e il 55% di quota continentale, per accelerare lo sviluppo della mobilità sostenibile a gas e facilitarne ulteriormente la penetrazione nel settore del trasporto stradale.
La collaborazione servirà anche a individuare modelli di business che favoriscano la conversione delle flotte verso il gas naturale, grazie a un CTO competitivo rispetto ai combustibili tradizionali.
Edison è attualmente il primo importatore in Italia di GNL, fornendo in tutta la penisola GNL, CNG e biometano a circa 300 stazioni di rifornimento, di cui 45 con il suo marchio.

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