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Sondaggio | Come siamo messi a memoria?

Avere una buona memoria consente alle persone di gestire le informazioni site nel proprio «archivio personale» per poter prendere decisioni consone e agire di conseguenza. Può succedere, però, che questa non risponda in modo adeguato. Abbiamo chiesto aiuto agli autotrasportatori su quali tecniche utilizzano per mantenere allenata la memoria. Ecco che cosa hanno risposto

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Poter contare su una buona memoria è certamente un un elemento che contribuisce ad avere un approccio più sereno sia in ambito lavorativo, ma anche relazionale in senso più ampio.
La memoria, però, va tenuta in esercizio e noi siamo andati a chiedere agli autotrasportatori quali strategie mettono in pista per far fronte a eventuali acciacchi della memoria. Abbiamo ricevuto diverse risposte, molte delle quali sono dei veri e propri consigli, utili e facilmente attuabili.

GLI AUTOTRASPORTATORI CONSIGLIANO:

  • FARE QUALCHE ATTIVITÀ PER STIMOLARE LA MEMORIA: dedicarsi ai cruciverba, alla settimana enigmista, ai giochi matematici, giocare a carte, leggere libri di narrativa, ma anche apprendere qualcosa di nuovo… sono tutti degli esempi che in molti hanno riportato e che risultano essere efficaci per contrastare il rallentamento cognitivo. Ecco qualche commento: «Leggere tiene la mente in allenamento!!!»; «La matematica è la migliore medicina per la memoria»; «Esercitarsi con dei giochi logici o di memoria, anche leggere un libro in cartaceo»; «Inizia a giocare a burraco sempre se non lo fai già»; «Leggi o meglio mettiti a studiare qualcosa»; «Fare la settimana enigmistica e i cruciverba».
  • CURARE L’ALIMENTAZIONE: eccedere o ridurre alcuni alimenti possono portare a una riduzione delle attività cognitive. Ecco così che qualche driver ha fornito il proprio suggerimento: «Occhio alla dieta. La mancanza dello zucchero/carboidrati possono fare questo effetto»; «Mangiare molto equilibrato».
  • BERE MOLTO: idratarsi si conferma per tutti essere molto importante, specialmente in estate quando con il caldo si suda molto e la disidratazione può causare un peggioramento delle funzioni cognitive. Sono stati veramente in tanti a suggerire di bere: «Bere più acqua. È uno dei primi sintomi di disidratazione».
  • AIUTARSI CON INTEGRATORI O TISANE NATURALI: c’è chi suggerisce di curare in particolare le vitamine B12 e D, responsabili di un affaticamento mentale; così i consigli sono stati: «Lo stress e il caldo e prendi un bicchiere di olio di ricino e vai come un treno»; «Vai in erboristeria e comprati delle tisana alle erbe»; «Controllati la vitamina B12».
  • RIDURRE LO STRESS: lo stress richiede molta energia alla mente, a scapito di alcuni processi cognitivi (come la memorizzazione). Quindi, cercare, laddove possibile, di allontanare gli elementi causa di stress, aiuta a rimanere più concentrati sulle cose: «Non pensare, fai gli affari tuoi e migliori subito»; «Può essere lo stress… Te lo assicuro… Ma bisogna lavorarci… non è semplice…Questo è un lavoro sul filo del rasoio, o almeno ci sono persone che lavorano con questo metodo… Io ho imparato a rilassarmi e a lasciare il lavoro sul piazzale e non portarselo a casa, pensando già dal venerdì che lunedì dovremo ripartire!».
  • ANNOTARSI GLI IMPEGNI: molti autotrasportatori la usano come strategia quotidiana per non perdersi del dedalo dei tanti impegni quotidiani. «Riguardo al lavoro Io annoto tutto su un’agenda giorno per giorno ormai da qualche decennio così quando ho tempo la riapro e mentre leggo affiorano i ricordi»; «Post-it ovunque!»; «Cerco di farmi degli appunti scritti per ricordarmi le cose più importanti».

Una nota a margine ci piace dedicarla allo spirito di solidarietà e di condivisione che ancora aleggia tra questa categoria. Alcuni trasportatori hanno segnalato a Guido UeT, che proponeva di sondaggio, di non sottovalutare i sintomi. Un autotrasportatore ha consigliato: «Se è grave non ci scherzare fatti vedere, purtroppo colpisce anche i giovani». E, in effetti, ha ragione. Alcune malattie neurodegenerative (come le demenze e l’Alzheimer) possono cominciare proprio manifestandosi con delle perdite di memoria. Nel caso in cui ci si accorga che gli episodi di dimenticanza diventano sempre più frequenti, è importante ricorrere a una visita specialistica.

Il post di Guido Uet | «Mi sono accorto che la mia memoria sta “perdendo qualche colpo”. Succede anche a voi? E che cosa fate per allenarla? Si accettano consigli 😉 Grazie».
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I gruppi coinvolti nel sondaggio e il numero di commenti raccolti.

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La redazione di Uomini e Trasporti

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