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Logistica, avanti tutta con digitale e capitale umano: così cambiano i trasporti delle imprese italiane

Secondo un'indagine condotta da CargoON insieme all’Osservatorio Contract Logistics, cresce l'investimento in soluzioni tecnologiche basate su IA, tracciabilità e piattaforme digitali. Ma l’86% delle aziende mette al primo posto anche le relazioni umani, considerate decisive per una supply chain resiliente e integrata

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Affidabilità, flessibilità e riduzione dell’impatto ambientale. Su questi tre pilastri si sta ridisegnando la logistica delle grandi imprese italiane, chiamate ad affrontare un contesto sempre più instabile e complesso. Ma il vero motore del cambiamento sono due elementi solo apparentemente distanti: la digitalizzazione e il capitale umano. È quanto emerge da una nuova indagine presentata a Milano da CargoON – piattaforma digitale di Trans.eu Group – in collaborazione con l’Osservatorio Contract Logistics «Gino Marchet» del Politecnico di Milano.

I dati parlano chiaro: l’86% delle aziende ritiene «estremamente rilevante» investire in soluzioni digitali per la gestione dei trasporti. La stessa quota indica come prioritaria l’attenzione alle relazioni umane lungo tutta la supply chain. A conferma di una consapevolezza sempre più diffusa: non c’è trasformazione tecnologica possibile senza una rete solida di fiducia e collaborazione tra i soggetti coinvolti.

Strategie che cambiano, priorità che evolvono

Damiano Frosi, Direttore dell’Osservatorio Contract Logistics

Negli ultimi cinque anni, la maggior parte delle imprese ha rivisto la propria strategia di gestione del trasporto per adattarsi a uno scenario in continua evoluzione. La ricerca – condotta su un campione di 42 aziende della committenza – mostra come l’affidabilità sia ancora oggi la priorità assoluta (punteggio medio 8,9 su 10), seguita dall’ottimizzazione dei costi (8,4) e dalla flessibilità (8,2). Ma c’è un altro indicatore in ascesa: la sostenibilità ambientale, che raggiunge un valore di 7,2 e guadagna terreno anche grazie al supporto delle nuove tecnologie.

«Le aziende italiane – spiega Damiano Frosi, Direttore dell’Osservatorio – si muovono con crescente consapevolezza verso un nuovo paradigma di gestione logistica. Dai dati emerge un cambiamento significativo nelle strategie di trasporto».

Tecnologie in campo: tracciabilità, AI e piattaforme collaborative

Il ventaglio di soluzioni digitali adottate dalle aziende è ampio: tra le più diffuse spiccano l’invio dei DDT (Documento di Trasporto) in formato digitale (76%), l’analisi delle performance (49%) e il tracciamento in tempo reale delle spedizioni (49%). Circa due terzi delle aziende dichiara di avere già integrato questi strumenti nei propri sistemi ERP.

Ma lo sguardo è già proiettato in avanti: per il 76% del campione, l’intelligenza artificiale sarà un elemento chiave nella gestione futura dei trasporti, in particolare per ottimizzare i percorsi, analizzare le performance e ridurre i costi. A crescere è anche la domanda di strumenti per la misurazione dell’impatto ambientale e per la gestione intelligente degli asset, indicati tra le soluzioni più rilevanti per supportare la transizione verso una logistica sostenibile.

Il valore aggiunto delle piattaforme digitali

Sempre più aziende, poi, si affidano alle piattaforme digitali per le interazioni con i vettori: il 40% del campione afferma infatti di gestire tramite questi strumenti una parte molto significativa dei propri viaggi. Il beneficio principale? Il supporto nel monitoraggio e nella tracciabilità dell’esecuzione del trasporto (56% delle risposte), seguito dal miglioramento nella comunicazione con i carrier (38%) e dalla velocità nella selezione dei fornitori (35%).

Ma non tutto è privo di ostacoli: la barriera principale è rappresentata dalla complessità di integrazione con i sistemi informativi aziendali, segnalata dal 71% degli intervistati, seguita da problematiche legate alla personalizzazione delle soluzioni e ai costi operativi.

Collaborazione e fiducia: asset decisivi

Nicolò Calabrese, Country Manager Italia di Trans.eu Group

In un contesto dove l’innovazione tecnologica sembra dominare la scena, resta comunque forte – come accennato in apertura dell’articolo – la centralità delle persone. L’86% delle aziende considera estremamente rilevanti le relazioni umane nella logistica del futuro. Un dato che rispecchia la necessità di lavorare in stretta sinergia con vettori, operatori logistici e partner tecnologici, visti come attori chiave per superare le sfide e sviluppare soluzioni realmente efficaci.

«La tecnologia non è solo un acceleratore di efficienza operativa, ma soprattutto un facilitatore di collaborazione – ha sottolineato Nicolò Calabrese, Country Manager Italia di Trans.eu Group – Le piattaforme collaborative come CargoON permettono di creare connessioni digitali tra committenti, vettori e spedizionieri, aumentando l’interoperabilità e valorizzando le relazioni umane fra tutti gli attori della catena del valore».

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