Ci siamo. Il 1° gennaio chi dispone di distributori di carburante aziendali deve presentare denuncia di esercizio e tenere registri di carico. Ma già entro fine anno va comunicata l'attività. Esistono però alcune facilitazioni. Ecco un "ripasso" predisposto dall'Agenzia delle dogane
Una circolare del 4 dicembre fa un po' di chiarezza sulla materia delle proroghe, soprattutto dopo che almeno tre normative si erano stratificate creando sovrapposizioni e dubbi. Ecco allo stato attuale la situazione dei principali documenti e attestati
Questa volta il governo si è ricordato di tenere aperti dopo le 18 i punti di ristoro per i camionisti, ma soltanto su autostrade (e poi anche su interporti e porti). Resta esclusa la grande viabilità (che spesso colma un vuoto infrastrutturale) e le aree esclusive per i tir. Intanto continua a slittare la pubblicazione dei costi di riferimento.
«È la prima regola che viene reintrodotta in un settore governato per anni dalla legge del più forte»: Claudio Donati, segretario nazionale di Assotir, definisce in questo modo i costi di riferimento pubblicati dal ministero dei Trasporti lo scorso 27 novembre. Ma si dice pure consapevole del fatto che molti tra i committenti cercheranno di oscurarli, perché preferiscono approfittare della loro maggior forza contrattuale per continuare a pagare tariffe di trasporto che spesso non riescono nemmeno a pagare i costi vivi. Ma cosa deve fare l'autotrasporto per riuscire ad alzare la testa? In che modo potrà utilizzare questo nuovo strumento di tutela che gli viene offerto dal ministero?
Due tabelle, una generale che indica una forchetta di costi minimi e massimi, l'altra che li calcola per chilometri. Sono questi i costi di riferimento pubblicati dal ministero dopo circa due anni di attesa. Ma quale valore hanno questi costi? Come potrebbero essere usati nelle trattative? E in quali casi potrebbero trovare anche un valore legale? Ci aiuta a rispondere l'avvocato Massimo Campailla, docente di diritto dei trasporti e della logistica
La rimozione di alcuni colli di bottiglia infrastrutturali, come l'apertura di gallerie in grado di consentire il transito dei semirimorchi gran volume, ha dato nuovo impulso al trasporto intermodale. Ma quali sono i vantaggi di questo tipo di organizzazione del trasporto? Perché molti la definiscono Covid-Free? Quali benefici genera sull'ambiente? E come in prospettiva potrebbe minimizzare due problemi come la ridotta autonomia dei camion elettrici e la cronica carenza di autisti? Ce lo spiegano nell'ordine Francesco Pagni (presidente Fercargo Terminal), Sergio Crespi (direttore Interporto Bologna), Domenico De Rosa (CEO Gruppo SMET), Mauro Monfredini (responsabile marketing DAF Veicoli Industriali)
Per certi versi il sistema funziona come una patente a punti. Nel senso che ogni volta che un'impresa viola norme sui tempi di guida, sui tachigrafi, sui tempi di lavoro, sui limiti di velocità, ecc. gli viene annotato un punteggio sul Registro. Al superamento di una certa soglia di punteggio si rischia la perdita dell'onorabilità e quindi della licenza di trasporto
Una tabella contenuta in una circolare del 24 novembre del ministero dell'Interno rimette ordine sull'argomento revisioni, guardando sia alla normativa italiana che a quella europea