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Italia vs UE, scontro totale sul caso Brennero | K44 Risponde

L’autotrasporto italiano torna a far sentire forte la sua voce sulla questione delle limitazioni al traffico merci imposte dall'Austria sul Brennero. Tre associazioni di categoria, Anita, Fai e Fedit, hanno depositato infatti un ricorso alla Corte di Giustizia Europea contro l'organo di controllo comunitario (la Commissione UE), che né ha posto un limite alle politiche del Tirolo, né ha attuato iniziative per garantire la libera circolazione delle merci e far rispettare le regole e i principi comunitari. Anche perché l’Italia, da tutto questo, ne esce pesantemente penalizzata, dal momento che le limitazioni al traffico pesante hanno finito per creare significativi extra costi per le nostre imprese, minando la competitività delle produzioni nazionali. Insieme a Thomas Baumgartner, presidente di Anita, in questo episodio della serie «K44 Risponde» ripercorriamo la storia di questa infinita impasse tra Italia, Austria e Commissione UE e delle motivazioni che hanno portato le associazioni a ricorrere alla massima autorità giudiziaria europea

Trasporti eccezionali: l’efficacia delle Linee Guida slitta a fine 2023

Era già successo e potrebbe succedere ancora. L’entrata in vigore delle Linee guida sui Trasporti Eccenzionali slitta di nuovo in avanti. Quindi, per l’intero 2023, ai trasporti fino a 108 ton si applicano le disposizioni dell’art.10 del Cds vigente al 9 novembre 2021. Così come viene meno per ora la limitazione al rilascio di autorizzazioni per trasporti non superiore a 86 ton

Brexit: è possibile utilizzare semirimorchi non accompagnati con trazione finale affidata a vettori UK?

Dalla fine del 2022 sono entrate in vigore molte novità nei traffici merci tra Unione europea e Regno Unito. E i trasportatori europei hanno perso una serie di diritti fino a ieri riconosciuti dalla normativa comunitaria. Resta però possibile, nell’ambito di un trasporto combinato, utilizzare semirimorchi non accompagnati affidando poi la trazione a vettori locali

Ferrobonus: ecco quanto arriva alle singole imprese dei 37,7 milioni di euro stanziati

Il contributo concesso alle società ferroviarie e agli MTO per la V annualità (2021-2022) ammonta, a conti fatti, a 1,153145 euro per ogni treno*chilometro di trasporto intermodale. Poi però queste realtà devono ribaltare ai propri clienti (a chi cioè ha fruito dei servizi ferroviari) almeno il 50% del contributo come rimborso o come sconto per successivi servizi entro 60 giorni

Fino a 8.000 euro di esoneri contributivi per chi assume giovani e donne nell’autotrasporto

Nella legge di Bilancio per il 2023, come già in quelle precedenti, ritorna la misura che incentiva l'assunzione di giovani fino a 36 anni e di donne disoccupate di lunga data (o di breve e residenti al Sud) o da impiegare in settori in cui esiste un alto tasso di disparità di genere. E tra questi figura il trasporto e il magazzinaggio e la conduzione dei veicoli. I benefici per il datore di lavoro vanno da 407 a 600 euro mensili

Carburanti: in vigore il decreto calma-prezzi con cui rinasce l’accisa mobile

Rispetto alla prima versione del decreto, che adottava nuove disposizioni sulla trasparenza, come quella che prevede l’obbligo per i gestori degli impianti di esporre il prezzo praticato accanto al prezzo medio, rispunta l’accisa mobile, quella che si abbassa, utilizzando l’extragettito Iva incamerato dallo Stato, nel caso in cui lieviti il prezzo del petrolio. I gestori, preoccupati delle sanzioni fino a 6.000 euro, congelano (ma non annullano) lo sciopero del 25-26 gennaio. Domani, dopo l’incontro con il governo, la decisione definitiva

L’Acea boccia l’Euro 7: «Impatto marginale sulla riduzione degli NOx»

Entro il 2030, i nuovi standard Euro 7/VII dovrebbero fornire solo un’ulteriore riduzione del 4% degli inquinanti atmosferici per le autovetture e del 2% per i furgoni e i mezzi pesanti, mentre l'impatto sarà pari a zero per gli autobus. L’associazione: «I massicci investimenti sui nuovi standard apporterebbero benefici ambientali limitati, ma richiederebbe ai produttori di dirottare ingenti risorse finanziarie e ingegneristiche dai veicoli elettrici ai veicoli con motore a combustione. Questo avrà un forte impatto sulla nostra transizione verso veicoli a zero emissioni»

Speculazione sul caro gasolio? No grazie | K44 Podcast

Cosa c'è dietro il rialzo dei prezzi dei carburanti e in particolare del gasolio? Di certo non la speculazione. Parola di Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, che in questo episodio ci illustra come stiano realmente le cose. È troppo semplice, infatti, aggrapparsi alla narrazione «populista» su presunte speculazioni. Il motivo dei rincari che condizionano il prezzo alla pompa va individuato piuttosto in una serie di fenomeni che vanno compresi nella loro complessità e profondità: il rallentamento degli investimenti nella produzione dei combustibili, le raffinerie che non riescono più a stare al passo con la domanda, la scarsità di gasolio in Europa, l'embargo al petrolio russo. Il ritorno in auge delle accise dal primo gennaio 2023, poi, fa il resto...

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