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Spese non documentate, pedaggi e formazione: sfumano 12 milioni. Unatras sul piede di guerra

Secondo la confederazione di sigle dell’autotrasporto sarebbero state tagliate le risorse strutturali pari a 240 milioni che ogni anno vengono messe a bilancio per il settore. Uggè ha convocato una riunione per definire “iniziative immediate” contro una decisione del Governo definita “inaccettabile e miope” che apre una nuova fase conflittuale tra la categoria e il Governo

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All’appello mancherebbero 12 dei 240 milioni di euro di risorse strutturali stanziate ogni anno con le leggi di bilancio per il settore dell’autotrasporto. Si tratta dei fondi che vanno a sostenere le spese non documentate, gli sconti sui pedaggi, la formazione e gli investimenti per il ricambio del parco mezzi. L’ammanco, che ha sorpreso le associazioni di categoria riunite in Unatras, si sarebbe dedotto dalle tabelle pubblicate a corredo della legge di bilancio 2025. 

“Inaccettabile la decisione del Governo di procedere ad una riduzione dei fondi concordati con intese sottoscritte. Una scelta miope, unilaterale che aprirà una fase vertenziale” – ha tuonato Unatras in una nota nella quale si annuncia la convocazione di una riunione della Presidenza per “iniziative immediate” contro questa decisione

Azioni immediate contro la decisione del Governo

“Ho convocato – ha detto Uggè – per la prossima settimana la Presidenza Unatras per definire una immediata azione ad un comportamento unilaterale che rischia di mettere in discussione i rapporti con il Governo.Non solo in questi mesi le promesse riunioni mensili non si sono effettuate e questo è grave, ma il Governo procede a ridurre, senza alcuna consultazione l’entità delle risorse concordate”.

“Se alla disponibilità di confronto – conclude Uggè – da sempre dimostrata da Unatras, la risposta è quella che si può desumere dalle tabelle pubblicate, la risposta non potrà che prevedere l’apertura di una fase conflittuale”. 

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