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Rimorchi e semirimorchi, immatricolazioni in crescita nel 2021 (+4,8% sul 2019)

Per il 2022 si stima che il mercato dei mezzi trainati viaggi in linea con quanto realizzato nel 2021, con un range di crescita compreso tra il 3% e il 5%. L'Unrae sottolinea però che andrebbe agevolato il ricambio dei mezzi obsoleti per garantire più sicurezza sulle strade e incrementare il contributo del trasporto merci alla riduzione delle emissioni

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Chiusura d’anno in positivo per il mercato dei mezzi trainati. È quanto ha stimato il Centro Studi e Statistiche dell’Unrae sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. I rimorchi e semirimorchi con massa totale a terra superiore alle 3,5 tonnellate hanno infatti fatto registrare un segno positivo (+4,8%) rispetto al 2019, anche se leggermente inferiore rispetto al +6,2% del settore veicoli industriali, mentre il confronto con il 2020 rimane ancora improprio per via dei vari lockdown e dei blocchi produttivi.

Da segnalare il dato del solo mese di dicembre 2021, che con circa 1.500 unità immatricolate è superiore al 40% sia verso il 2019 che il 2020. Una crescita dovuta alle dinamiche di fine anno nei budget delle aziende e non è indicativo di tendenze.

Secondo Paolo A. Starace, Presidente della Sezione Veicoli Industriali di Unrae, «la domanda nel mercato rimorchi e semirimorchi durante l’anno si è mostrata sostenuta, scontrandosi però con la capacità produttiva rallentata da parte dei costruttori per la nota carenza delle materie prime e della componentistica che affligge tutto il settore. Le attuali condizioni restrittive nella produzione si prevede rimangano tali anche per buona parte del 2022, con ovvie ripercussioni sul mercato, che non dovrebbe quindi registrare rilevanti balzi in avanti ma, secondo la nostre previsioni, dovrebbe comunque rimanere in linea con il 2021, in un range di crescita fra il 3% e il 5%».

L’Unrae sostiene la necessità di incentivare il ricambio dei mezzi più obsoleti anche nel comparto dei rimorchi e semirimorchi, per garantire più sicurezza sulle strade e incrementare il contributo del trasporto merci alla riduzione delle emissioni. Inoltre, sempre in tema di transizione ecologica dell’intero sistema dell’autotrasporto, «è importante – conclude Starace – che si dia attuazione alle norme, già approvate, che consentono di aumentare la lunghezza massima degli autoarticolati a 18,5 metri, anche questa una misura necessaria che va in direzione del contenimento del traffico e delle emissioni».

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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