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Come i costruttori si preparano alla scossa. La sfida elettrica pretende gomme evolute

Tra spunto in partenza più vivace, pesi aggiuntivi e carico più alto i mezzi a batteria pongono una nuova serie di problemi anche agli pneumatici tradizionali. Un'incognita al momento ancora in sordina per la poca diffusione di autocarri BEV, ma che presto diventerà un problema da affrontare per l'avvento delle norme comunitarie sulla riduzione del CO2

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Di pesanti elettrici ce ne sono in giro ancora pochi, concentrati perlopiù nel Nord Europa. Ma nei prossimi anni il loro numero aumenterà e allora si presenteranno alcuni problemi da risolvere relativi sia alla struttura del camion sia alla componentistica. Anche gli pneumatici dovranno affrontare tale rivoluzione e, in questo senso, esistono incognite su quali saranno le soluzioni. Il veicolo elettrico, infatti, ha uno spunto in partenza molto importante che potrebbe portare a un’usura accentuata delle gomme, senza dimenticare i problemi di peso delle batterie e del posizionamento del carico molto più in alto. Vediamo dunque come i principali produttori stanno cercando di risolvere il puzzle.

PROMETEON

MISURE PIÙ GRANDI E NUOVE MESCOLE PER COMBATTERE L’USURA

«È noto che il battistrada di un veicolo elettrico si consuma molto di più per effetto dell’aumento di potenza e dell’incremento del peso del carico – commenta Alexandre Bregantim, chief technical officerdi Prometeon – Come risolvere? Innanzitutto, bisogna permettere di fare misure più larghe e grandi in modo da compensare, altrimenti la gomma durerebbe solo tre mesi. Cinque anni fa c’era poca apertura su questa proposta, ma oggi stiamo testando misure abbastanza insolite come la 385/55. Seconda mossa: lo sviluppo di mescole nuove che possano durare di più, fare più chilometri. La resistenza al rotolamento diventa fondamentale perché più è bassa, più dura la batteria del veicolo. Altrimenti usare un battistrada con alta resistenza al rotolamento può provocare minor chilometraggio che non riuscirebbe nemmeno a far completare le otto ore di guida dell’autista».
«È comunque una sfida complicata – ammette Bregantim – Oggi non abbiamo soluzioni tecniche pronte, ma credo che ci saranno nel giro di 2-3 anni. Del resto sul segmento city bus abbiamo già sviluppato un prodotto ad hoc e da lì partiremo per le coperture dei veicoli pesanti». È un riferimento al Prometeon MC:01TM e-urban, studiato appositamente per autobus urbani (nella foto).

GOODYEAR

I PRODOTTI DI PUNTA SONO «ELECTRIC READY»

«Ultimamente abbiamo riscontrato che, dopo l’emanazione delle ultime normative europee sull’emissione di CO2, molte aziende stanno comprando veicoli elettrici per abbassare la media di emissione ai limiti consentiti – osserva Margherita Scattolari, marketing manager di Goodyear – per cui anche il problema della gommatura degli EV diventa sempre più attuale. Noi ci stiamo lavorando, considerando la coppia maggiore e la trazione più significativa verso il terreno, l’accelerazione più alta, il peso maggiore delle batterie e una rumorosità esterna della gomma che, con la silenziosità del motore elettrico, va indubbiamente gestita. I nostri prodotti di punta – il KMax Gen-2, il FuelMax Gen-2 e il Fuelmax Endurance – sono comunque adatti a tutti i tipi di veicolo, compresi quelli elettrici. In questo modo, snelliamo anche la gestione dello stock di pneumatici. Il Kmax e il Fuelmax Endurance hanno performato bene su strade regionali e urbane, in situazioni in cui si chiedono emissioni ridotte».
«Per il futuro sarà fondamentale la collaborazione tra produttori di veicoli e di pneumatici – aggiunge – Abbiamo ottimi rapporti con produttori di primo equipaggiamento e quello è il primo momento di contatto per un discorso di collaborazione comune»

BRIDGESTONE

TECNOLOGIA ENLITEN DISPONIBILE DA METÀ 2023

«Per l’autocarro la scelta sarà indubbiamente guidata da quello che si è finora sviluppato con la vettura – chiosa Alessandro Marchisio, director commercial products di Bridgestone – Inoltre abbiamo in corso anche importanti partnership con alcuni OEM (produttori di apparecchiature originali) come Volta Trucks e Nikola. La nostra risposta è comunque pronta e si chiama Enliten, una tecnologia che permette di sviluppare uno pneumatico capace di gestire le coppie importanti del motore elettrico e i maggiori pesi, anche per l’autocarro».
Enliten dovrebbe essere disponibile sulla gamma autocarro Bridgestone già entro l’anno. Finora è stata applicata su 27 modelli OE dal 2021, inclusi 7 veicoli elettrici, poi cresciuti nel 2022 a 45 modelli, tra cui 16 mezzi elettrici. «Di recente abbiamo lanciato per auto il Turanza 6 – completa Marchisio – che è adattabile ai veicoli ibridi ed elettrici (EV ready). C’è da dire che la ricerca e lo sviluppo fatti direttamente con gli OEM aiuta moltissimo a trovare soluzioni, perché ci permettono di studiare a priori le configurazioni dei mezzi e di mettere a punto uno sviluppo di pneumatici secondo esigenza».

MICHELIN

X INCITY EV, DAI BUS AI CAMION?

«Affrontiamo la sfida dello pneumatico per veicolo elettrico – afferma Arianna Bianchi, direttrice marketing B2B di Michelin Italia – correlandola allo sviluppo sostenibile, sia economico che ambientale. L’obiettivo di ridurre la resistenza al rotolamento degli pneumatici è in linea con una delle necessità dei veicoli elettrici pesanti: diminuire l’assorbimento di energia per prolungare l’autonomia della batteria». «Entrando più nello specifico – prosegue Bianchi – abbiamo realizzato per autobus destinati al trasporto urbano lo pneumatico Michelin X Incity EV. Commercializzato nella misura 275/70 R 22.5 152/149J, ha elevata capacità di carico, bassa resistenza al rotolamento e alto rendimento chilometrico, tutte caratteristiche pensate per soddisfare le esigenze di questa nuova tipologia di veicoli». Nulla osta, dunque, che un ulteriore sviluppo di questa gomma possa applicarsi agli autocarri.

CONTINENTAL

GIÀ PRONTO UN PROTOTIPO PER SEMIRIMORCHI ELETTRIFICATI

«L’evoluzione del prodotto è continua – spiega Giorgio Cattaneo, PR e communication manager di Continental Italia – L’avvento dei mezzi pesanti elettrici sta portando a un adattamento di alcune componenti della struttura e del battistrada. Abbiamo certamente sviluppi in grado di supportare le nuove tecnologie e ottimizzare pesi, misure e resistenza al rotolamento, tutti fattori che è necessario sviluppare al meglio. In questo senso seguiamo anche nuove strade, come per esempio il prototipo di pneumatico sviluppato con Trailer Dynamics per semirimorchi elettrificati, presentato in IAA. Si tratta di un prodotto che ha richiesto uno studio specifico necessario a modificare uno pneumatico trailer facendolo diventare anche trattivo, da montare su un asse elettrificato del semirimorchio. La questione, quindi, è in continuo divenire; stiamo lavorando a quattro mani con i costruttori dei mezzi e rispondendo ai nuovi requisiti».

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