Un tempo si chiamavano «ricorsi storici», vale a dire le repliche di una situazione che si riproponevano nel corso del tempo. Un esempio arriva adesso dalle deduzioni forfettarie per le spese non documentate. Lo scorso anno, infatti, questo contributo promesso dal governo era “evaporato” e rischiava di sparire se non si fossero attinte altrove le risorse necessarie. Quest’anno, stando a quanto riferisce una nota di CNA-Fita, si è pronti a concedere il bis. Il 15 marzo, infatti, a margine di un incontro al ministero dei Trasporti tra rappresentanti delle associazioni di dell’autotrasporto e presenza del sottosegretario Simona Vicari (a cui il ministro Delrio ha assegnato la delega all’autotrasporto) e il Capo di Gabinetto Mauro Bonaretti, «sono emersi problemi circa le risorse economiche disponibili per il settore, in particolare per quelle destinate alle deduzioni forfettarie». Più in particolare, precisa la nota, «secondo le elaborazioni del ministero dell’Economia, mancherebbero risorse per confermare l’importo definito di 56 euro per le deduzioni forfettarie giornaliere per i trasporti oltre il Comune in cui ha sede l’azienda». E già come si fece lo scorso anno per colmare questa lacuna si è andati ad attingere ad altri capitoli di spesa, tagliando 10 milioni di euro dal credito di imposta sul recupero di quanto versato a titolo di contributo al servizio sanitario nazionale e dal fondo creato per sostenere gli investimenti. Anche se questa somma non sembrerebbe sufficiente.
E così, ancora una volta si profila all’orizzonte un contrasto tra imprese artigiane (i cosiddetti padroncini) e quelle più strutturate. Non a caso, la presidente di CNA-Fita, Cinzia Franchini, a nome delle prime sottolinea come sia impossibile «colpire nuovamente colpire il blocco artigiano e le piccole realtà imprenditoriali che sono l’ossatura del nostro sistema trasportistico».
In ogni caso, in attesa che al ministero rifacciano i conti e verifichino le effettive disponibilità, Franchini invita il presidente di Unatras e di Confartigianato Trasporti, Amedeo Genedani, «di attivarsi, con tutti i mezzi possibili, affinché il capitolo delle deduzioni venga garantito con gli importi già definiti».