Veicoli - logistica - professione

HomeProfessioneInchiestaGli autisti raccontano le loro esperienze al cambio di pallet. Il buono, il brutto e il cattivo

Gli autisti raccontano le loro esperienze al cambio di pallet. Il buono, il brutto e il cattivo

Piazzali lontani, banchine sporche, bancali scassati. E l’urgenza di fare presto. Con l’interscambio, finora, i conducenti sono stati costretti a recuperare un numero insufficiente di bancali o ad accettare buoni rischiosi. Pr questo preferiscono il noleggio o il pallet a perdere

-

Sembra un western di Sergio Leone, in cui il Buono non è una persona, ma il pezzo di carta che viene dato al posto dei pallet (e che adesso dovrebbe essere sostituito dal voucher della nuova legge), il Brutto è il camionista (non sono tutti brutti, sporchi e cattivi seconda un’abusata quanto distorta iconografia?) e il Cattivo non può che essere quel destinatario che quando riceve la marce, spedisce il conducente del camion a recuperare i bancali da riportare indietro in una catasta di legno dove i pallet recuperabili sono da ricercare con il lanternino.

Piazzali da scene western

Ma il paragone con i film western regge soprattutto negli scenari raccontati dai molti autisti, interpellati dalla pagina facebook di Uomini e Trasporti. Ne viene un ritratto nel quale il caldo, la polvere, il legname accatastato sullo sfondo ricorda molto da vicino le inquadrature delle varie versioni della sfida all’OK Corral, con l’unica differenza che le sparatorie nel vecchio West si concludevano in pochi secondi, mentre l’affannosa ricerca del pallet dura molto di più.

«Ci sono certi scarichi», racconta P.R.,conducente della bergamasca, «in cui perdo un’ora per farmi dare indietro dei pallet, perché dopo che ho scaricato mi dicono: per il reso devi andare due vie più avanti. E io vado. Anche d’estate, sotto il sole cocente, e mi ritrovo in un piazzale non asfaltato, in mezzo a mucchi di bancali scassati e sporchi».

E P.D., 58 anni, lamenta: «Alla mia età è dura prendere dal cassone 33 pallet e metterli a terra e – dato che la stragrande maggioranza dei magazzinieri non si prende il fastidio di avvicinarli al porto bancali – devi portarli tu. Per non parlare del fatto che su 33 bancali che costituiscono il carico standard di un camion ne ricevi sempre meno».

Il camionista va di corsa

F.B. di Brescia conferma: «Il committente ritiene che i suoi pallet siano tutti buoni, ma alla consegna ne vengono già scartati 5 o 6. In alcuni circuiti anche il doppio». E L.B. ironizza: «Quando restituisci i bancali, il cliente li rivuole sempre buoni. Insomma, non devono logorarsi. È come dire a un trasportatore che non deve consumare le gomme del camion». Fatto sta, riprende F.B., che «quando vai al reso ti rifilano bancali più osceni di quelli che hanno scartato». Perché quelli buoni spariscono, ammicca, e punta il dito sul braccino corto dei riceventi: «È la logica conseguenza del non pagare e sfruttare le cooperative che lavorano allo scarico».

Il problema è che il camionista va sempre di fretta, preferirebbe evitare il buono (quello pre-regolamentazione) che poi rischia di restargli in mano, ma non sempre può rifiutarlo. Sempre F.B. racconta che un’azienda tedesca della GDO si fa pagare per il ritiro differito dei pallet in alcuni centri convenzionati: «Chiedono 70 centesimi a bancale: per un carico medio di 66 EPAL su un autotreno vuol dire pagare una tassa di oltre 45 euro a consegna».

L’interscambio non piace

Insomma, ai conducenti l’interscambio non piace. In attesa di capire e di verificare sulla propria esperienza se la regolamentazione varata per legge eliminerà tutti questi problemi, gli autisti si dividono tra pallet pooling e bancali a perdere. «Con il noleggio si evitano un sacco di problemi», afferma P.S., «soprattutto gli addebiti che alla fine ti fanno fare il servizio gratis». Per di piùsi eliminerebbe anche il maggiore problema dei ricarichi, che nasce dai pallet resi nella consegna precedente». E F.I. è perentorio: «Tutti pallet a noleggio e finisce la storia».

Fautore del pallet a perdere è invece L.P.: «Il pallet è di proprietà di chi spedisce la merce, non può e non deve essere affidato al trasportatore come merce da rendere al mittente». E C.A. è d’accordo: «I pallet non dovrebbero essere scambiati perché sono parte integrante della merce e il cliente deve comprare tutto insieme». Giudizi perentori. Riuscirà la regolamentazione dell’interscambio a far loro cambiare idea?

Questo articolo fa parte del numero monografico di luglio 2022 di Uomini e Trasporti, interamente dedicato all’interscambio e gestione dei pallet: puoi sfoglialo qui

Leggi l’editoriale: Il vero peso dei pallet

Consulta i numeri monografici del 2022Marzo | Maggio

Abbonati alla rivista: https://www.uominietrasporti.it/abbonamento/

close-link