Gli autotrasportatori siciliani dell’Aias – l’associazione condotta da Giuseppe Richichi – e dell’Aitras – guidati da Salvatore Bella – annunciano un fermo dei camion dalla mezzanotte del 25 alla stessa ore del 29 maggio, da attuare in particolare attraverso dei «punti di sensibilizzazione» presso i porti e i maggiori snodi della viabilità dell’isola. A finire sul banco degli imputati è in particolare un sistema viario giudicato inadeguato e che, di fronte al crollo del viadotto Himera della Palermo-Catania, ha subito un vero e proprio «colpo mortale», mettendo cosi in ginocchio l’economia siciliana. Tutto questo va a sovrapporsi ad altri gravi problemi irrisolti – come scrive l’Aias in una lettera inviata ai ministri alle Infrastrutture e all’Interno e ai prefetti siciliani – ad altri ostacoli sul percorso di chi lavora in Sicilia e che ora non possono più essere rimandati. Quella siciliana è una situazione non più sostenibile che richiede un urgente intervento da parte del nuovo ministro ai Trasporti e alle Infrastruttore Graziano Delrio e da tutte le istituzioni coinvolte».
Questo in linea di principio. In concreto poi l’associazione chiede a Delrio:
– l’immediata convocazione di un tavolo per i problemi del trasporto siciliano;
– l’esonero da ogni forma di pagamento per gli operatori costretti a percorrere tratti che prevedono una qualche forma di pedaggio;
– l’intervento della Regione e del ministero per l’abbattimento dei costi per l’utilizzo delle tratte marittime;
– l’esonero dai divieti di circolazione vigenti per le operazioni di trasporto necessarie a far giungere i prodotti nel resto del Paese;
– l’eliminazione dei divieti su strade regionali e comunali.
L’autotrasporto siciliano proclama un fermo per il 25 maggio
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