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Assotir chiede al governo lo sblocco del fondo di 500 milioni per l’autotrasporto

L'associazione bussa alla porta dell'esecutivo invocando di erogare subito il fondo, creato con il decreto Ucraina dello scorso marzo, per aiutare le imprese dei trasporti a fronteggiare l’aumento del costo dei carburanti

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«Il governo sblocchi subito il fondo da 500 milioni di euro che ha creato con il decreto Ucraina dello scorso marzo per aiutare le imprese dell’autotrasporto a fronteggiare l’aumento del costo dei carburanti». È la richiesta fatta a gran voce al governo da parte di Assotir, che ha sottolineato in una nota stampa come il rischio di arrivare a un blocco del settore a livello nazionale sia molto elevato.

«L’ipotesi di una protesta generalizzata dell’intero settore – ha commentato Claudio Donati, Segretario Generale di Assotir – è dietro l’angolo. L’insostenibile, perdurante, aumento del costo dei carburanti, ha praticamente cancellato il beneficio dovuto allo sconto fiscale di 25 centesimi. Adesso però si aggiunge qualcosa di intollerabile: uno Stato, oggettivamente inaffidabile, in quanto incapace di mantenere gli impegni presi con questa categoria».

Donati ha sottolineato come i provvedimenti del Governo per contrastare il caro-gasolio, diretti a ridurre la penalizzazione subita dai veicoli meno inquinanti (Euro 5 e 6) a seguito del taglio lineare dei 25 centesimi/litro dello scorso marzo, erano da considerarsi «utili, per quanto non risolutivi», aggiungendo che era «l’unica parte della trattativa salvabile, a fronte dello zero assoluto sul tema delle regole. Ma ad una condizione: che i fondi stanziati, appunto i 500 milioni di euro, venissero accreditati alle imprese immediatamente».

A due mesi e mezzo dall’eliminazione del rimborso delle accise – spiega ancora Donati – «si apprende che il Ministro Giovannini sarebbe impegnato in una trattativa a Bruxelles con la UE proprio su quel provvedimento che evidentemente presenta dei problemi. Se così fosse, il fragile equilibrio, raggiunto proprio in ragione di questo obiettivo, che adesso si allontana (e forse è a rischio), è destinato a saltare».

Per il Segretario Generale di Assotir il Governo ha un solo modo per risolvere la questione: «dare  subito quel credito d’imposta promesso a chi ne ha diritto».

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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