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Come spendere i soldi del Recovery Fund? Le tre risposte di Conftrasporto

Formazione professionale, transizione verde e digitale, infrastrutture: sono le tre priorità indicate da Conftrasporto-Confcommercio per il Recovery Fund e funzionali all'obiettivo di ‘Riconnettere l’Italia’

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Lo scopo rimane sempre quello, ormai professato da alcuni anni, di riconnettere un paese in troppi punti scollato. Ma adesso che ci sono in ballo i finanziamenti del Recovery Fund, Conftrasporto-Confcommercio costruisce un apposito piano basato su tre architravi decisivi: la formazione professionale, la transizione verde e digitale e le infrastrutture

L’emergenza sanitaria ha avuto effetti devastanti e stando ai numeri dell’Ufficio studi di Confcommercio, nel primo semestre 2020 ha visto ridurre di circa un quarto i traffici merci (quelli passeggeri hanno sofferto molto di più). Da qui la convinzione di Conftrasporto che ci sia bisogno un mix di interventi che, al potenziamento infrastrutturale, affianchi incentivi e sostegni alla domanda per trasporti più efficienti, sostenibili, sicuri. In che modo? Andiamo a scoprirlo. 

  1. La Formazione e il Lavoro. In quest’ambito gli investimenti vanno direzionato verso gli Istituti Tecnici Superiori della logistica e del mare per accrescere le competenze digitali dei giovani e lo sviluppo del settore. Fra gli strumenti da incentivare, la formazione a distanza per i vantaggi connaturati in termini di tempo ed economici.

Borse di studio per la formazione di alto livello per master universitari dedicati alla logistica, al fine di preparare anche a carriere lavorative manageriali.

  • La Transizione verde e digitale. In quest’ambito le cose da fare e quindi da finanziare riguardano in particolare il rinnovo del parco mezzi e più specificamente la costruzione di un piano pluriennale per l’autotrasporto che rafforzi gli incentivi a favore della sostenibilità. Sul piano dei combustibili, la proposta è di incentivare la diffusione del gas naturale liquefatto (GNL).
  • Le infrastrutture per la mobilità. Da questo punto di vista le priorità di Conftrasporto puntano verso tre infrastrutture:
    • Il Corridoio Scandinavo Mediterraneo con il tunnel ferroviario del Brennero, la terza corsia autostradale, l’alta velocità ferroviaria fino a Bari e alla Sicilia con la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina.
    • Il Corridoio Reno-Alpi con la realizzazione del terzo valico dei Giovi, della velocizzazione delle tratte della Pianura Padana e delle connessioni con i valichi svizzeri, nonché, per la decongestione ligure, larealizzazione della Gronda di Genova.
    • Il Corridoio Mediterraneo con il completamento della Tav Torino-Lione e dell’alta velocità veneta.

Il manifesto di Conftrasporto-Confcommercio sollecita inoltre un programma di interventi per la sicurezza stradale, come la manutenzione straordinaria delle infrastrutture e lo sviluppo delle ‘smart roads’, oltre che una messa in sicurezza di tanti ponti e viadotti malandati.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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