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Germania: i treni carichi di carbone hanno priorità su quelli passeggeri

Dire che il carbone ha la priorità in un momento di transizione energetica suona contraddittorio. Ma è quanto Berlino è stata costretta a fare per riuscire ad alimentare le proprie centrali elettriche e le proprie raffinerie dopo che le importazioni di gas russo sono crollate e le chiatte sul Reno riescono a trasportare carichi leggeri a causa dei bassi fondali dovuti alla siccità. l'energia ce ne sono tante altre. Obiettivo: risparmiare 10,8 miliardi in due anni

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Priorità al trasporto di carbone rispetto quello dei passeggeri. Detta così, nell’era della transizione energetica, suona come una bestemmia. Ma è invece quanto la Germania è stata costretta a fare – tramite un’ordinanza che il ministero dell’Economia e della Protezione del Clima ha elaborato insieme al ministero degli Affari Digitali e dei Trasporti che resterà in vigore per almeno sei mesi – per riuscire a garantire, tramite il trasporto di carbone via treno, il funzionamento delle centrali elettriche, delle raffinerie e delle reti di trasporto dell’energia. Tutte infrastrutture che faticano a lavorare con i ritmi precedenti a causa della diminuzione delle esportazioni di gas russo. Il ministro dell’Economia tedesco, Robert Habeck, lo ha detto a chiare lettere: «Per garantire la sicurezza degli approvvigionamenti, dobbiamo anche cambiare le rotte di approvvigionamento». Che tradotto vuol dire – ha aggiunto – «dare priorità al trasporto di energia su rotaia».
Se riavvolgiamo il nastro quindi la situazione è stata questa: fino a qualche mese fa la Germania aveva investito tutto a livello energetico sul gas russo, che pagava molto poco. Quando poi per le vicende legate alla guerra in Ucraina queste forniture si sono ridotte in modo repentino, la Germania ha dovuto correre in fretta ai ripari. E a quel punto ha anche riavviato diverse centrali a carbone precedentemente chiuse. Tuttavia, era evidente che tutto ciò avrebbe portato a forti criticità nel trasporto merci su rotaia per diverse ragioni. Un po’ perché le centrali a carbone necessitano di enormi quantità di carbone e quindi creano forti scompensi a livello logistico. Inoltre, bisogna tener presente che il trasporto ferroviario in Germania è già particolarmente sotto stress sia per lavori di ammodernamento infrastrutturale, sia perché la siccità ha fatto abbassare il livello dei fiumi e quindi ha reso possibile la navigazione soltanto a chiatte con carichi molto ridotti. E questo, come ha spiegato il ministro dei Trasporti, Volker Wissing, ha spinto il trasferimento di molte spedizioni dalle chiatte del Reno ai binari ferroviari. E se anche negli ultimi giorni il livello dell’acqua sul Reno è risalito in ogni caso l’impatto sulla Deutsche Bahn è stato tangibile, creando disagi e ritardi.

Di fronte a questo scenario tutto porterebbe a prevedere uno spostamento dei traffici su strada, cosa che effettivamente sta in parte avvenendo. I freni al riguardo però sono due: il primo è che su molti carichi alla rinfusa il trasporto merci stradale è meno competitivo; il secondo è che l’autotrasporto tedesco è già particolarmente oberato di lavoro e fatica per riuscire a far fronte alla domanda

Perché il paradosso di questa fase è proprio questo: uno scenario critico, di forte inflazione e complicati approvvigionamenti energetici, ma con un’economia che ancora si muove. Non molto a dire il vero, ma si muove. L’ultimo dato sul PIL tedesco registra un incremento modesto su base annua dello 0,1%. Ma le prospettive a medio termine non sono buone e l’istituto economico IFO prevede che nei prossimi 12 mesi la crescita sarà del 3% inferiore a quella prevista. Così a quel punto una flessione della domanda potrebbe far registrare la macchina logistica dello Stato. Ma è difficile dire che sarà una consolazione…


In ogni caso la precedenza concessa sulla ferrovia ai trasporti di merci con risvolti energetici rispetto a quelli passeggeri è soltanto una delle tante misure già realizzate. La Deutsche Bahn, infatti, per risparmiare energia ha già adottato lo spegnimento dell’illuminazione serale della sua sede centrale. Ma lo stesso stanno facendo aziende e municipalità rispetto alle luci dei monumenti pubblici e delle fontane. Più in generale il governo ha adottato un piano di risparmio energetico per l’inverno che punta a contenere i consumi di gas del 2%

Si prevede di far funzionare le docce di piscine e di palazzetti dello sport soltanto con acqua fredda, di ridurre il riscaldamento degli edifici pubblici (ospedali compresi) sia come temperatura (massimo 19 gradi), sia come spazi riscaldati, nel senso di spegnere gli impianti nei luoghi di ingresso o di transito. 

Il ministro dell’Economia ha stimato che con queste e altre misure le famiglie tedesche, le aziende e la pubblica amministrazione risparmieranno circa 10,8 miliardi di euro in due anni.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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