Fercam Fine Art, divisione specializzata nella movimentazione di opere d’arte della società altoatesina di logistica e trasporti, si è aggiudicata il servizio di trasporto locale delle opere in mostra alla 60° Esposizione Internazionale d’arte della Biennale di Venezia, dal titolo «Stranieri ovunque – foreigners everywhere».
I lavori artistici, provenienti da Paesi UE ed extra UE, sono stati trasportati secondo criteri di sostenibilità, con attenzione cioè alle esigenze di tutela ambientale e alla riduzione delle emissioni, in linea con l’impegno della Biennale di Venezia per la neutralità carbonica, che promuove un modello più sostenibile per la progettazione, l’allestimento e lo svolgimento di tutte le proprie manifestazioni.
La società ha gestito tutte le fasi del trasferimento delle opere d’arte che dal 20 aprile 2024 al 24 novembre sono visitabili nei padiglioni dei Giardini e dell’Arsenale di Venezia. Le attività per l’allestimento sono iniziate circa un anno prima dell’inaugurazione ufficiale della mostra, il 20 aprile 2023.
Oltre al trasporto in Italia di andata e ritorno dai luoghi d’arrivo delle opere alle sedi espositive, Fercam Fine Art ha curato pure la gestione delle operazioni doganali e delle Belle Arti, ove richieste, connesse all’importazione e alla successiva esportazione delle circa 800 opere e installazioni, nonché al ritiro, stoccaggio e ridistribuzione degli imballi in spazi dedicati.
Una capillare organizzazione nonché la molteplicità e verticalità dei servizi integrati offerti da Fercam – dai trasporti aerei a quelli su strada, dalle operazioni doganali alla gestione di complessi processi burocratici – hanno garantito l‘arrivo a destinazione entro i termini richiesti per tutte le opere in esposizione.
A conclusione della Biennale, l’azienda logistica provvederà a ritrasportare tutte li lavori alle loro abituali sedi espositive.
Le opere in mostra
Alla Biennale Arte 2024 parteciperanno 87 Nazioni nelle location tipiche dei Giardini e dell’Arsenale e nel centro storico della città lagunare. Sono quattro i Paesi per la prima volta presenti: Repubblica del Benin, Etiopia, Repubblica Democratica di Timor Leste e Repubblica Unita della Tanzania.
Tra i capolavori “maneggiati” da FFA anche l’opera “Diego y Yo (1949)”, autoritratto di Frida Kahlo che sul suo volto presenta il ritratto del marito Diego Rivera, esposta per la prima volta alla Biennale.
Il riutilizzo degli imballi
Dal punto di vista della sostenibilità delle operazioni logistiche, gli interventi degli operatori della società di logistica non si sono limitati al trasporto e movimentazione delle opere d’arte con l’impiego di automezzi ad alimentazione adeguata a ridurre al minimo l’impatto ambientale, ma sono stati effettuati guardando all’efficientamento energetico, all’ottimizzazione delle percorrenze e al riuso di materiale come gli imballaggi su misura utilizzati per il trasporto. Gli imballaggi e in particolare le casse in legno, una volta assolto il loro compito, saranno destinate alla realizzazione di arredi costruiti con pannelli di legno riciclato, grazie all’accordo di Fercam con Echo Labs.
«Il lavoro con opere e progetti di grande importanza è sempre molto sfidante, fino all’ultimo momento ci possono essere degli imprevisti che complicano la nostra attività – ha spiegato Francesca Bortoluzzi, Fine Art Specialist di Fercam, a capo del progetto Biennale – ma contemporaneamente ci riservano grandi soddisfazioni e lavorare per la Biennale Arte 2024 riempie anche noi addetti di giustificato orgoglio».
