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Maersk se ne va: a Gioia Tauro ci sono 467 esuberi

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La crisi del porto di Gioia Tauro acquisisce connotati sempre più precisi, ma anche sempre più preoccupanti.

Sono infatti 467 gli esuberi della Medcenter Container Terminal, società controllata da Contship che gestisce il porto calabrese con una concessione cinquantennale. L’amministratore delegato, Domenico Laganà, lo ha detto esplicitamente nel corso di un vertice romano al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Una situazione resa necessaria dall’addio, ufficializzato il prossimo 1° luglio, del colosso danese Maersk alle banchine dello scalo calabrese, per approdare nella vicina Malta, a cui va aggiunta la sempre più agguerrita concorrenza dei porti del Nord Africa, Tanger Med in testa. Anche se nel primo trimestre dell’anno Gioia Tauro aveva registrato una crescita del traffico container dell’11%.

Il primo problema da affrontare adesso è quello sociale. La MCT cerca di realizzare una piattaforma logistica nel retro porto, chiedendo aiuti al governo e alla regione Calabria, che peraltro si è già detto disposta a “investire” nell’operazione una trentina di milioni. Dal governo però si pongono problemi, in quanto un finanziamento dell’operazione potrebbe essere valutato “aiuto di Stato” e come tale bocciato.
In ogni caso la discussione va avanti. Il prossimo 5 luglio è prevista un’altra riunione al ministero per cercare di salvare il posto almeno a una parte di centinaia di lavoratori che un’area depressa come quella del Sud della Calabria avrebbe serie difficoltà ad assorbire.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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