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Renzi sta per salire al Colle per comunicare il nome del nuovo ministro dei Trasporti: Delrio favorito

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Tutto sembra ormai pronto: Matteo Renzi oggi pomeriggio (o al massimo domani mattina) dovrebbe salire al Colle per comunicare al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il nome del nuovo ministro delle Infrastrutture e Trasporti. Le incertezze dell’ultima ora, infatti, non riguardano tanto questa carica, che sembra con altissime probabilità andare a Graziano Delrio, quanto a chi prenderà il suo posto alla presidenza del Consiglio e quale poltrona assegnare al Nuovo Centro Destra, in cambio di quella lasciata da Maurizio Lupi.

Ma vediamo le cose separatamente. Rispetto al nuovo ministro Infrastrutture e Trasporti, Renzi sembra essersi convinto che questo ruolo richiede un impegno a tempo pieno e la cura di una personalità fidata e capace. Delrio per ora è dato iperfavorito, praticamente certo, anche se qualcuno insiste ancora a far circolare i nomi di figure di vertice del partito, quali i vicesegretari del Pd Lorenzo Guerini e Debora Serracchiani o il vicecapogruppo vicario alla Camera, Ettore Rosato.

Al posto di Delrio dovrebbe andare Maria Elena Boschi, liberando così quella poltrona da assegnare all’NCD. Ma è un’ipotesi, perché la cosa più semplice sarebbe di rimettere nelle mani del partito di Alfano il ministero degli Affari regionali (arricchito dalla delega ai fondi Ue) lasciato vacante da Maria Carmela Lanzetta, andata a ricoprire il ruolo di assessore regionale in Calabria. Il favorito in tal senso sarebbe Gaetano Quagliariello, ma siccome l’incarico è stato lasciato da una donna così si finirebbe per far diminuire la presenza femminile al governo (le famigerate quote rosa), alla quale Renzi sembra tenere in modo particolare. E proprio per questo gradirebbe di più nomi quali Dorina Bianchi e Rosanna Scopelliti.

A far capire però che i giochi non sono ancora terminati e che il nodo da sciogliere riguarda la soddisfazione del NCD, arriva una dichiarazione di Roberto Formigoni, esponente di punta di questo partito, che ammonisce il presidente del Consiglio invitandolo «a non fare tutto da solo», perché in caso contrario «l’Ncd è pronto a non appoggiare più il Governo e Renzi dovrà trovare una banda di trovatelli che lo appoggi sui vari provvedimenti».

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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