Dodici morti in un solo mese. Praticamente, al netto delle effettive giornate lavorative, parliamo di un decesso ogni due giorni. È questa la denuncia che arriva dall’Osservatorio indipendente morti sul lavoro di Bologna, che ha quantificato il numero di autotrasportatori che hanno perso la vita nel primo mese dell’anno. Un numero elevato, in linea rispetto alle medie degli anni peggiori, come per esempio il 2021, quando i decessi totali furono 169, ma decisamente più alto rispetto al 2023, quando le persone che hanno perso la vita al volante di un camion sono state complessivamente 117 e quindi con una media di 9,75 al mese.
L’Osservatorio indica tra le cause di decesso i malori e l’eccessiva stanchezza, senza entrare troppo nel dettaglio. Anche se il fondatore il fondatore dell’Osservatorio, Fabio Soricelli, parlando dalla pagina facebook dell’associazione, denuncia «condizioni di lavoro terrificanti», caratterizzati da ritmi stressanti.
Nel complesso il numero di morti avvenute sui luoghi di lavoro, calcolando anche quelli non assicurati Inail, sono stati complessivamente 80, che diventano 107 se si calcolano anche quelli in itinere. Nel 2023, invece, i decessu per infortunio sono stati 1.465, di cui sui luoghi di lavoro e gli altri in itinere.
