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Presentazione modello F24: facciamo chiarezza

Penso di essere un buon padre di famiglia che, prestato al trasporto, vi ripone tutta la dedizione possibile. Tranne quando bisogna versare le imposte. Non perché provi fastidio nel fornire il mio contributo al buon andamento del paese, ma perché questo pagamento, già di per sé estremamente complesso, viene reso sempre più contorto, aggiungendo ulteriori norme alla selva già esistente. Una regola a cui non sfugge nemmeno l’ultima legge di Bilancio. Ecco perché le chiedo: può spiegarmi in modo semplice com’è cambiata la presentazione del modello F24?

Altezza metà bellezza? No, impone accortezza

Trascorro ore in ufficio o presso clienti. E l’altro giorno, proprio mentre facevo visita allo stabilimento di un committente, ho visto un camion-cisterna dell’azienda mentre scaricava. A seguire i movimenti e gli spostamenti dell’autista ho provato una sorta di fremito, facendo mente locale sui rischi a cui si esponeva, in particolare salendo sopra la cisterna. Ci sono specifiche accortezze da prendere per prevenire tali rischi e, soprattutto, chi risponde di eventuali incidenti?

Effetto notte

Da circa sei mesi ho cambiato lavoro, o meglio, guido sempre il camion ma sono passato a rifornire i mercati ortofrutticoli. Questo ha stravolto i miei orari e ha fatto retrocedere l’inizio della mia giornata lavorativa a notte fonda. Mi piace, perché incontro meno traffico, ma ho difficoltà a riposarmi. Ciò che più mi infastidisce, però, è vedermi ingrassare: in sei mesi ho messo su altrettanti chili. C’è un nesso tra il cambio di orari e il peso che aumenta?

L’Agenda del mese di Marzo 2020

Scarica l'Agenda in formato pdfDownload SOMMARIO • Riduzione della pressione fiscale sul lavoro dipendente• Esonero contributi per le imprese della zona franca di Genova• Bando ISI...

EDITORIALE | Autotrasporto liberista e stato interventista

Esiste il liberismo e l’intervento statale in economia. Ma ci sono casi in cui questi distinti approcci economici vengono frullati in modo in parte contraddittorio. Prendiamo l’autotrasporto italiano. Da anni questo settore, seppure svolga un ruolo essenziale per la produzione e il commercio, sopravvive perché lo Stato lo sostiene con fondi pubblici funzionali a restituire una parte di pedaggi e accise, a concedere deduzioni per le spese non documentate, ad alleggerire le contribuzioni Inail e poco altro.

Come si è giunti e cosa prevede la Legge di Bilancio 2020. Bene il Governo, ma il mare è amaro

Gli Euro III esclusi dal beneficio sull’accisa solo da ottobre e gli Euro IV dal 2022. In cambio, per rinnovare il parco arrivano 285 milioni in quattro anni. Confermati i 240 milioni di risorse strutturali, ma c’è qualche ritardo su ripubblicazione dei costi, tempi di pagamenti e revisioni dei semirimorchi. E intanto scoppia il problema degli aumenti dei traghetti per Sicilia e Sardegna

Vienna e Innsbruck ignorano gli altolà europei e bloccano i transiti. Brennero in fiamme

Dal 1° gennaio sono aumentate le merci di cui è proibito il transito: anche carta, cemento, tubi, che si aggiungono a cereali, rifiuti, detriti, legname, veicoli leggeri, ferro, marmo, piastrelle. Esentati solo i tir immatricolati dall’agosto 2018 (e quelli elettrici o a idrogeno). E l’Austria annuncia un programma quinquennale che conferma divieti e divietini notturni, festivi e locali con l’aggiunta di un nuovo superpedaggio

Seconda edizione di «100 numeri per capire l’autotrasporto». Camion in trasformazione

Presentato a Roma, nel Parlamentino del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il volume che raccoglie tutte le cifre di un settore in evoluzione: meno padroncini e più società di capitale, consorzi e reti per muoversi in un mondo sempre più articolato in filiere specialistiche

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