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DAF LF 2016: con tanta voglia di lavorare

Consuma meno, ritoccando la catena cinematica, introducendo il cambio AS Tronic a 12 marce e inserendo nuovi kit aerodinamici. Ma il veicolo da distribuzione della casa olandese, grazie a un’offerta più ampia di passi, a serbatoi carburante fino a 1.240 litri, a una serie di soluzioni pensate per il lavoro quotidiano, innalza il suo livello di produttività

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Tagliare i costi di esercizio. Come ogni veicolo che si rispetti anche il DAF LF 2016, che verrà prodotto a partire da dicembre, punta a raggiungere questo obiettivo. Ma è diverso e soprattutto vario il metodo che utilizza. Alle ottimizzazioni della catena cinematica e in particolare della trasmissione, che servono a contenere i consumi di carburante fino al 5%, la casa olandese con matrice proprietaria statunitense (come a dire: pragmatismo al quadrato) aggiunge una serie di altre offerte – come quella ampliata dei passi – finalizzate a incrementare la produttività del veicolo e a renderlo più flessibile, più tagliato per affrontare missioni diverse. Poi, a completare il tutto, arrivano miglioramenti aerodinamici, di sicurezza e tanto altro. Andiamo a scoprire più in dettaglio.

Partiamo dalla catena cinematica, ritoccata in più punti ma in modo diverso rispetto alle due cilindrate. Il PX-5 Paccar da 4,5 litri, con potenze da 152 a 213 cv, raggiunge lo scopo di contenere del 5% il dispendio di gasolio ricorrendo a un software avanzato e a una migliore gestione del calore e dell’aria nell’impianto di post-trattamento dei gas di scarico. Molto utile è pure la predisposizione, per questo motore, per un generatore per l’unità frigorifero con raffreddamento ad acqua, da 22,5 kW. 

Il PX-7 Paccar da 6,7 litri, con potenze da 223 a 314 cv, ottiene invece due obiettivi diversi: aumenta la produttività riuscendo a portare il MTC fino a 32 tonnellate, grazie all’introduzione opzionale del cambio AS Tronic a 12 marce; tiene a bada consumi e rumorosità in cabina attraverso un livello di regimi più bassi. 

E veniamo all’ampliamento dell’offerta di passi con sette nuovi passi con lunghezze interasse fino a 6,90 metri, che consente di conseguenza di personalizzare il veicolo per utilizzo specifico, di portare la lunghezza anche oltre i 9 metri e quindi di ottimizzare la capacità di carico. A cascata, poi, questa possibilità di allungare il passo permette di riuscire a equipaggiare anche l’LF – anche cioè un veicolo da distribuzione – con un serbatoio carburante fino a 1.240 litri. Ciò significa riduzione del numero di soste e possibilità di rifornimento dove il prezzo è più conveniente. 

Molto corposo pure il capitolo “aerodinamica”, in cui DAF capitalizza molti dei progressi ottenuti negli ultimi anni. E i vantaggi si sentono. Grazie all’equipaggiamento dei nuovi LF con nuovi fender per cabina e con deflettore per tetto studiati per le Day Cab si arriva a tagliare il consumo di carburante fino al 4% rispetto agli attuali supporti aerodinamici. E ugualmente utili sono il deflettore per tetto disponibile per cassoni, sia bassi che alti, così come i nuovi fender adattabili perfettamente ai cassoni di larghezza compresa tra 2,50 e 2,55 metri.

Da segnalare che per migliorare il flusso d’aria e per facilitare il montaggio di questi strumenti viene montata una nuova presa d’aria direttamente dietro la cabina.

Il penultimo capitolo lo si può chiamare “efficienza” e contiene di tutto e di più. Dalle più longeve luci posteriori a LED al display centrale sul cruscotto, in cui vengono replicate utili informazioni relative ai tempi di guida trascorsi, alla prossima manutenzione o all’allestimento e alle attrezzature ausiliarie, avvertendo per esempio del mancato ripiegamento completo della gru.

L’ultimo capitolo è tutto sulla sicurezza. Il DAF LF 2016, infatti, almeno a partire dalle versioni con PTT da 8 tonnellate e sospensioni pneumatiche sull’assale posteriore, è dotato di serie dell’impianto frenante d’emergenza, dell’avvertenza anticollisione anteriore, del controllo velocità di crociera adattativo e del sistema di avvertimento abbandono corsia. Insomma, è in grado di evitare collisioni, di prevenire le conseguenze di un colpo di sonno, ma anche di adattare la velocità del veicolo a quella di chi precede senza rischio di tenere una distanza inferiore a quella di sicurezza.

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La redazione di Uomini e Trasporti

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