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Cartello costruttori camion: Scania continua a dirsi innocente, ma accantona 400 milioni

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La scorsa settimana è arrivata la maxi-mula (2,93 miliardi) inflitta dalla Commissione Europea a buona parte dei costruttori europei di camion. È rimasta fuori MAN, che ha – per così dire – vuotato il sacco, raccontando tutto agli investigatori. Ma anche Scania, che non soltanto ha rifiutato di patteggiare, ma continua ancora oggi a definirsi estranea ai fatti, anche se in modo prudenziale ha accontonato la somma di 3,8 miliardi di corone svedesi (pari a circa 400 milioni di euro) proprio per far fronte a eventuali multe.
In un comunicato di questi giorni la casa svedese ribadisce la propria estraneità ai fatti contestati, sia rispetto alla stipula di un cartello con gli altri costruttori per concordare il prezzo dei veicoli, sia rispetto a un ritardo nell’introduzione dei nuovi motori conformi alla legislazione europea per le emissioni sui gas di scarico.
Proprio per questo, aggiungono a Södertälje, l’azienda continuerà a esercitare completamente i suoi diritti di difesa nel proseguo delle indagini.
In ogni caso l’accantonamento di 400 milioni di euro avrà ovviamente un impatto sul risultato operativo della società nel secondo trimestre del 2016.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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