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Esselunga pianifica nel bresciano un polo logistico per il Nord Italia

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Fino a ieri era un’azienda siderurgica. Ma oggi dopo diverse difficoltà la Stefana di Ospitaletto (BS) potrebbe subire una trasformazione radicale e diventare una piattaforma logistica di primaria importanza in ambito alimentare. Nei giorni scorsi, infatti, dopo che l’impresa bresciana era stata ammessa al concordato preventivo in continuità, è giunta al Tribunale competente un’offerta irrevocabile di acquisto presentata congiuntamente da due società: la GIP, facente capo alla famiglia Ghedini, ex azionista di maggioranza della stessa Stefana, e l’Esselnga spa. Insieme le due società sono disposte a versare 53 milioni di euro per entrare in possesso di 3 dei 4 stabilimenti della Stefana. Oltre a quello di Ospitaletto, infatti, ci sarebbe interesse anche per quello di Nave e di Montirone. Anche se, tutto lascia presupporre, che questi ultimi due siti siano di interesse per la GIP, mentre il colosso della GDO di proprietà di Bernardo Caprotti punterebbe al primo, soprattutto in virtù della sua posizione strategica. Il vecchio stabilimento della Stefana, infatti, è sufficientemente grande (700 mila metri quadrati) e soprattutto molto ben collegato sia alla rete ferroviaria (Milano-Venezia) sia a quello autostradale, vista la sua prossimità all’autostrada A4 e al nuovo collegamento autostradale della Brebemi. Ideale, quindi, per candidarsi a diventare il centro logistico Esselunga per l’intero Nord Italia e concretizzare così un progetto che Esselunga rincorre da tempo, da quando cioè circa cinque anni fa aveva puntato sulla realizzazione di un magazzino un magazzino da 400mila metri quadrati ad Azzano Mella, sempre in provincia di Brescia. Progetto poi naufragato tra le maglie della giustizia amministrativa.

La riconversione della Stefana dalla siderurgia alla logistica, realizzabile in circa 2-3 anni, potrebbe costituire anche un’ancora di salvataggio per i 250 operai impiegati fino allo scorso dicembre nell stabilimento di Ospitaletto. 

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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