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Trasporti marittimi sullo Stretto di Messina: l’AGCM apre un’istruttoria sui prezzi troppo alti della Caronte & Tourist

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Avete presente la Caronte & Tourist, la società che effettua il traghettamento attraverso lo Stretto di Messina? E se vi è capitato di utilizzare le lodo imbarcazioni, quante volte avete pensato che non fossero propriamente a buon mercato? Ebbene, questo pensiero ha solleticato più di una persona e qualcuna ha anche pensato di fare di più, investendo dello stesso dubbio anche l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che ha così avviato un’istruttoria per verificare se questo operatore, che di fatto si trova in posizione dominante nello Stretto di Messina nel trasporto marittimo di passeggeri con mezzi gommati al seguito e di mezzi commerciali con conducente, applichi prezzi e condizioni contrattuali eccessivamente onerosi, violando in tal modo la prescrizione di cui all’art. 3, comma 1, lett. a) della legge n.287/90. Peraltro, a puro titolo informativo, ricordiamo che la Caronte & Tourist detiene partecipazioni, anche di controllo, in diverse società attive nel settore del trasporto marittimo, inclusi i comparti logistica e operazioni portuali, e che nel 2018 ha fatturato circa 92,7 milioni di euro.

Dopo la denuncia, presentata nel marzo 2018, l’Autorità ha provveduto a svolgere una serie di accertamenti ed è venuto fuori che le presunte condotte abusive di C&T concernono la politica di prezzo applicata nei servizi di traghettamento di passeggeri con mezzi gommati al seguito, lungo la rotta Messina-Rada San Francesco/Villa San Giovanni, sulla quale la società gode di una posizione di monopolio di fatto. In virtù delle condizioni di concorrenza che caratterizzano tale rotta, sulla quale appare marginale sia la pressione competitiva esercitata da operatori attivi sulle rotte limitrofe (solo parzialmente sostituibili per chi deve attraversare lo Stretto di Messina) sia quella potenzialmente esercitabile da eventuali nuovi operatori che richiedessero l’autorizzazione all’approdo all’Autorità Portuale, Caronte & Tourist sembrerebbe imporre prezzi di acquisto dei titoli di viaggio e condizioni contrattuali ingiustificatamente gravose. In particolare, da un lato, i prezzi praticati appaiono ingiustificatamente alti rispetto ai prezzi applicati su altre rotte, anche analoghe per distanza e durata.

Dal canto suo la società di navigazione ha diffuso un comunicato in cui ricorda che «la congruità delle tariffe praticate da C&T per l’attraversamento dello Stretto è stata a suo tempo certificata da uno studio specifico di due tra i massimi studiosi italiani, entrambi docenti della Luiss “Guido Carli” di Roma, basato sul raffronto sinottico tra tratte omogenee e soprattutto tra compagnie non destinatarie di contributi pubblici, come è notoriamente Caronte & Tourist»La denuncia che invece ha messo in moto l’istruttoria dell’Autorità – spiega il comunicato – «paragona le tariffe dello Stretto con quelle di una compagnia che opera in Sardegna e in regime di convenzione». Da qui la convinzione della società che il procedimento avviato dall’Autorità Garante – alla quale comunque offre «ogni tipo di colaborazione – porti chiarezza e conduca all’accertamento definitivo della verità dei fatti.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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