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Mercato Europa 2014: veicoli commerciali +7,6%

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L’associazione dei costruttori europei, Acea, ieri ha diffuso i dati di dicembre e il relativo consuntivo dell’intero 2014 del mercato dei veicoli da lavoro: autocarri commerciali leggeri, medi, pesanti, bus e pullman.
Per l’intero 2014 il bilancio complessivo – dell’insieme dei Paesi UE e delle diverse categorie di veicoli – è senz’altro positivo. Da gennaio a dicembre, nell’Unione europea sono stati immatricolati 1.849.077 veicoli per il trasporto merci e per il trasporto passeggeri, con un incremento del 7,6% rispetto al 2013.
Quasi in tutti i Paesi c’è stata crescita. Fanno eccezione la Francia (–0,4%, con 415.042 unità), la Finlandia (-3% con 13.875 veicoli), la Lettonia (–0,9% con 3.809), la Lituania (–16,3% con 4.536 veicoli) e l’Olanda (–2,9% con 62.823 unità).
Se il Paese con il maggior numero di vendite segna un lieve calo (la Francia), la seconda realtà cresce invece più della media del mercato: in Gran Bretagna sono stati registrati 366.595 veicoli da trasporto, con un incremento del 10,8%. Positivo è anche il bilancio della Germania (il terzo mercato dell’Unione europea, con 319.945 unità e un aumento del 4,8%). L’Italia occupa la quarta posizione (sebbene i dati siano stimati non essendoci statistiche ufficiali delle immatricolazioni): 132.349 le unità accreditate al mercato italiano, cioè il 13,98% in più rispetto al 2013. Da notare che la Spagna ormai è poco lontana dall’Italia: nell’intero 2014 il mercato spagnolo ha cumulato 131.973 immatricolazioni di camion.
A proposito delle categorie, a fare la parte del leone sono i “commerciali” fino a 3,5 tonnellate. Le statistiche dell’Acea contabilizzano 1.535.125 immatricolazioni di veicoli di questa categoria nell’Unione europea nel corso del 2014. In pratica i van costituiscono oltre l’83% delle immatricolazioni di veicoli per il trasporto di merci e di passeggeri.
Il risultato ottenuto rappresenta un incremento dell’11,3% rispetto al 2013. Il panorama dei diversi Paesi registra soltanto due mercati in calo rispetto all’anno precedente: Belgio e Croazia. Sul fronte dei Paesi virtuosi, sono 14 i Paesi con percentuali di crescita superiori a quella media. Nel quadro complessivo spiccano i risultati dell’Irlanda (+51,2%), del Portogallo (+43,8%), della Grecia (+41,5%). Il mercato più grande, quello della Francia, conta 370.362 immatricolazioni, con un aumento dell’1,5%. La Gran Bretagna (321.686 unità) cresce del 18,7%, mentre la Germania con 228.323 immatricolazioni segna un aumento del 7,3%. Per l’Italia l’Acea valuta in 117.709 i veicoli “leggeri” registrati nel corso del 2014.
Il quadro dei risultati per Paese delle immatricolazioni nell’Unione europea deve registrare ancora un calo dei veicoli pesanti, da 16 o più tonnellate. Il totale 2014 è stato di 217.958, pari al 6,1% in meno rispetto al 2013. La Germania svetta ancora per numero di immatricolazioni (57.886, pari a un incremento del 6,1%, mentre purtroppo il bilancio di fine anno della Gran Bretagna accusa un forte ridimensionamento rispetto al 2013: 27.095 unità, pari a un calo del 28,3% sul 2013. In calo sensibile è anche la Francia, che con 32.698 unità immatricolate ha perso il 13,2% rispetto al 2013.
Piuttosto contenuto e poco più di stabile è stato infine il mercato dei bus e dei pullman oltre le 3,5 tonnellate. Il totale delle immatricolazioni nei dodici mesi è stato di 33.561 unità, pari appunto all’1,4% in più rispetto all’anno prima. In questo quadro l’Italia è una delle situazioni più negative: con 1.975 veicoli immatricolati; il mercato italiano dei bus e dei pullman lamenta un calo del 16,7%.

 

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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