Nelle aree private non si applica il codice della strada, né c'è copertura assicurativa. Ma rispetto alle ore di guida come bisogna comportarsi.Detto più chiaramente, nella guida giornaliera va conteggiata anche quella svolta in un cantiere o all'interno di un'area privata, come per esempio il piazzale di un magazzino o l'interno di uno stabilimento?
Almeno un primato va riconosciuto anche al mestiere di autista: è l'unico lavoro in cui il riposo in alcuni casi diventa più stressante dei momenti di attività. Per il semplice motivo che non sempre la normativa che regola i periodi di riposo è chiara e poi in qualche caso subisce anche dei cambiamenti. Tutti, per esempio, erano convinti che i riposi settimanali potessero essere frazionati e invece adesso questa possibilità non esiste più. E che i dubbi siano tanti lo dimostrano pure le domande dei nostri lettori. Eccone due scelte tra le tante.1) Come si conteggia un riposo settimanale che cade in due settimane?2) Se non si consuma il riposo per intero come bisogna comportarsi nelle settimane successive? Si possono frazionare?
A volte si rompono. Capita a tutte le cose, anche a quelle evolute e tecnologiche come un tachigrafo. E a quel punto...Cosa deve fare l’impresa in caso di guasto al tachigrafo?E se il guasto capita strada facendo? Come bisogna comportarsi con le registrazioni delle ore di guida e di riposo?
È capitato spesso, soprattutto in questo caldo inverno, che i sindaci delle città blocchino la circolazione dei veicoli. Non le chiedo – viste le sue competenze – se questi provvedimenti possano essere utili. Piuttosto vorrei sapere: ma quanto e in che modo l’inquinamento atmosferico può far male alla salute?
Può succedere che una carta tachigrafica si danneggi e non funzioni più. D'altra parte, essendo magnetica, la vicinanza con fonti di calore, con il cellulare o anche con una tv possano comprometterne il funzionamento. Eppure, anche ai più accorti, ogni tanto accade. A qualcun altro, invece, succede di non accorgersi della sua scadenza. E a quel punto, come il nostro lettore, vorrebbe correre ai ripari. Ma è possibile? Procediamo con ordine.- Cosa deve fare un conducente in caso di carta tachigrafica danneggiata o non funzionante?- Si può guidare con una carta tachigrafica scaduta?
L'argomento può suonare un po' superato. Ma le statistiche, però, dicono il contrario. I veicoli con più di 10 anni in Italia rimangono la maggioranza e anche i camion che funzionano con il tachigrafo analogico, quindi, restano tanti. Senza considerare che, come dimostra la domanda di un nostro lettore, ci possono essere casi in cui all'interno di una flotta ci si trovi a guidare sia veicoli con tachigrafo digitale sia con analogico. E quindi, anche i fogli di registrazione rimangono argomento di interesse.- Un conducente deve portare con sé sempre 28 fogli di registrazione?- In quali casi è consentito inserire manualmente i dati sul foglio di registrazione?- Il conducente deve portare con sé la carta tachigrafica anche se si mette alla guida di un veicolo dotato di cronotachigrafo analogico?
«Riposare», anche in Europa, vuol dire «disporre liberamente del proprio tempo». Se non si dispone del proprio tempo, anche se non si guida si è impegnati in qualche modo. In termini generali non fa una piega. Ma poi non tutti i riposi sono uguali e di conseguenza non tutti gli impegni. Da qui i quesiti sollevati dai nostri lettori.- Qual è e quanto dura il periodo di riposo giornaliero?- Cosa vuol dire «nell'arco delle 24 ore»?- Che differenza c’è e che rapporto si stabilisce tra impegno e riposo giornaliero?
Gli autisti devono rispettare i tempi di guida e di riposo, ma l'azienda deve organizzarsi in modo che li rispettino. Un obbligo che si manifesta in vari modi e, dallo scorso 2 marzo, anche attraverso corsi formativi. Ma cosa rischia l'azienda che non si attiva? O, più in generale, quali sono le responsabilità dell’azienda in materia di guida e riposo e di uso del tachigrafo?