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Il giusto mix per la transizione

Prima di entrare nel merito della questione, vale la pena di ricostruire i principali passaggi attraverso i quali gli organi comunitari hanno fissato gli...

3 indizi fanno… una falsa partita iva

a Più volte ho parlato in questa rubrica dei nuovi obblighi per gli amministratori e gli imprenditori in genere, previsti dalla normativa sulla crisi d’impresa...

Lo scarico dei dati del tachigrafo: normativa e buone pratiche

Il rispetto dei periodi di guida e riposo e il corretto uso del tachigrafo, come previsto rispettivamente dal Reg. 561/2006 e 165/2014, richiedono conoscenze...

Quando si dice cabotaggio stradale

Il Regolamento EU 2020/1055, entrato in vigore il 21 febbraio 2022, ha introdotto alcune modifiche alla normativa comunitaria che disciplina il trasporto internazionale di...

Un fondo per promuovere la neutralità tecnologica

Il rinvio sine-die del Consiglio UE che deve approvare definitivamente la nuova regolamentazione sui target di emissioni di CO2 per i veicoli leggeri ha...

Nuovo incontro governo-associazioni. Il tavolo lungo

Il vice ministro Rixi ha istituito un tavolo permanente con riunioni mensili sui problemi del settore, affidandone il coordinamento al capo dipartimento Maria Teresa Di Matteo, che prima di tutto dovrà sbloccare gli oltre 300 milioni di fondi destinati alle imprese, ma ancora al palo

Albo autotrasportatori. Piccole aziende crescono, ma basterà?

La globalizzazione spinge le imprese di trasporto merci su gomma verso le concentrazioni, per coprire un territorio sempre più ampio e offrire un maggior numero di servizi. E il mercato delle fusioni e acquisizioni nel settore si vivacizza sempre più. Anche perché altre due sfide premono alle porte: la digitalizzazione e la transizione. E per affrontarle bisogna essere assai robusti

Massimo Marciani, presidente FLC: «Ma le imprese vere sono ancora poche»

Ci sono 15–20 mila aziende di tipo industriale, ma ci sono ancora 50–60 mila partite iva o srl a socio unico e questo porta a una «balcanizzazione» del settore, mentre ci vorrebbe una strategia nazionale che incoraggiasse esodi e aggregazioni, facendo assorbire i monoveicolari come autisti delle imprese più strutturate

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