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Cronache dal Transpotec | Ritorno al futuro

A tre anni dall’ultima edizione e dopo una serie di rinvii causati dalla pandemia, il mondo del trasporto e della logistica si è finalmente ritrovato per un’intensa quattro giorni espositiva. In questo speciale abbiamo raccolto quanto di meglio abbiamo visto alla kermesse milanese, tra innovazione e sostenibilità

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Era appena il 2019 quando andava in scena l’ultima edizione del Transpotec, ma sembra trascorsa un’era geologica. Negli ultimi tre anni il mondo è cambiato radicalmente. Gli avvenimenti prima pandemici, poi addirittura bellici, hanno segnato e scandito un nuovo ritmo del nostro vivere quotidiano, dal passo più frammentato, obbligandoci a fare i conti con una situazione di costante e complessa incertezza. Verona 2019, tuttavia, sembra una vita fa anche perché in questi tre anni c’è stato qualcosa che invece non si è mai arrestato, anzi semmai è accelerato a un ritmo decisamente vorticoso. È l’evoluzione tecnologica, commerciale e anche sociale che ha investito il mondo del trasporto e della logistica. La sempre maggiore diffusione dell’e-Commerce, la «scintilla» dell’elettrificazione e in generale la spinta verso soluzioni sempre più sostenibili sono solo alcune delle tendenze che sono letteralmente esplose nell’ultimo triennio. Ed è per questo motivo che Transpotec 2022, già prima di aprire in cancelli, era stata considerata da molti come un’edizione cruciale, tanto attesa quanto «pesante» dal punto di vista dei cambiamenti in atto che era chiamata a mostrare, a raccontare, a far vedere al grande pubblico per la prima volta.

In effetti, le premesse per quella che si è rivelata una delle edizioni di maggior successo nella storia ormai ultratrentennale di Transpotec si sono confermate positive, non solo per quanto riguarda i numeri (a Milano, dal 12 al 15 maggio scorsi, erano presenti oltre 350 aziende espositrici, di cui il 15% di provenienza estera, e 6 brand di truck, in rappresentanza di oltre l’80% del mercato) ma soprattutto per il tipo di approccio alla manifestazione. Perché al Transpotec si sono viste certamente tante e belle novità, soprattutto elettriche, che tra poco vi illustreremo in queste pagine, ma per la prima volta sono comparsi anche i clienti. Nel senso che è la prima volta che in questa manifestazione sono saliti sul palcoscenico non solo i veicoli elettrici, sempre più protagonisti del futuro, ma con loro anche chi è (o chi ha promesso di essere) disposto ad acquistarli. Molti stand di costruttori hanno ospitato infatti camion elettrici con livree personalizzate da tal committente o trasportatore, anch’essi presenti in fiera, che hanno scelto di acquisirli all’interno delle loro flotte per puntare a un trasporto il più sostenibile possibile. Un po’ come a dire: «Ci metto la faccia». Segno che quando tra attori diversi della filiera c’è una condivisione di valori (e perché no, anche del prezzo del veicolo) si possono raggiungere risultati concreti e innescare sinergie virtuose, interessi, opportunità di cambiamento.

Infine, una menzione d’onore la merita il diesel. Perché Transpotec 2022 è stata sì l’edizione più elettrificata della storia, ma anche quella in cui si è fatto sfoggio dei motori diesel più efficienti e sostenibili di sempre. Con buona pace dei suoi detrattori.

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