Più volte abbiamo affrontato il tema di come le inefficienze dell’autotrasporto e della logistica nazionale dipendano in buona parte dalle lungaggini al carico e allo scarico delle merci, che costringono mezzi e autisti a restare fermi in attesa per ore ed ore. Ugualmente frenanti sul settore, però, sono anche le disfunzioni prodotte dai deficit del nostro sistema infrastrutturale, come ad esempio i cantieri eterni e diffusi lungo la rete autostradale, che rallentano i flussi costringendo a viaggiare su ritmi altamente improduttivi. A che ritmo esattamente? Districò, il database di Federtrasporti, l’ha calcolato in una media di appena 33 km/h. Una velocità più congeniale a una lumaca che a un mezzo pesante…
Con la legge del 2022 contenuta nel cosiddetto Decreto «Ucraina», art. 17-ter, per la prima volta l’interscambio dei pallet ha avuto una propria regolamentazione,...
Quella delle frodi dei pallet è un'attualissima vecchia storia che si ripete da decenni. Il meccanismo è più o meno sempre lo stesso: i bancali di legno vengono rubati e, grazie a società fantasma che emettono fatture false, reimmessi nel mercato a prezzi più bassi, evadendo le tasse e alterando in maniera rilevante i prezzi del settore. A rimetterci, in tutto questo, è anche l'autotrasportatore, costretto a convivere con un mercato nero che si alimenta della cattiva gestione e, soprattutto, a sopportare tutta una serie di pesi: un coinvolgimento nella gestione e nel recupero non previsto dalla legge, una perdita di tempo indotta dal dover recuperare i pallet, i maggiori costi derivanti dal rimborso dei bancali non trovati. Parliamo di tutto ciò in questo nuovo episodio della serie «4 minuti di»
Lo sblocco della linea adriatica ha riversato il traffico – soprattutto semirimorchi – anche nel Nord-Ovest, in attesa che si adegui la linea tirrenica. Ma sono ancora in ritardo treni e banchine da 750 metri e ogni difficoltà si scarica ancora sugli autotrasportatori costretti a lunghe attese
«Speriamo di avere quanto prima la nostra parte di Rete TEN-T completamente operativa». Occorrono «tempi rapidi» per adeguare i terminal pubblici. E soprattutto «una scelta chiara e inequivocabile» che eviti «le solite contraddizioni», per cui «la mattina si agisce a favore dello sviluppo della modalità ferroviaria e la notte si interviene per sostenere le altre modalità»
Il diesel è visto da molti come il «nemico» da abbattere per migliorare la questione inquinamento nel settore dei trasporti su strada. Ma è davvero così? Quanto ha influito lo scandalo Dieselgate sulla percezione che ha l’opinione pubblica di questa tecnologia? Il diesel è già sul viale del tramonto oppure ha ancora qualcosa da dire? In questo video affrontiamo l’argomento attraverso un approccio divulgativo che è tipico della nostra nuova rubrica «4 minuti di…», ovvero il più possibile affidato a dati e numeri