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IRU: «Usiamo l’Anno europeo delle competenze per ridurre la carenza di autisti»

Secondo l'Unione internazionale dei trasporti su strada, l’European Year of Skills può essere l’occasione per incrementare il numero di autisti nel settore del trasporto merci. Nel trasporto su strada, in Europa, mancano oggi circa 600 mila conducenti

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Il 2023 è stato proclamato dalla Ue ‘Anno europeo delle competenze’ (European Year of Skills). Lo scopo è quello di aiutare le aziende, in particolare le piccole e medie imprese, a far fronte al fabbisogno di competenze in Europa, riqualificandole e aggiornandole, in modo da far ottenere ai lavoratori qualificati migliori opportunità di lavoro e una partecipazione attiva alla società.
Secondo l’Iru (Unione internazionale dei trasporti su strada), si tratta di un’occasione da non perdere per mobilitare istituzioni e imprese nella lotta alla carenza di autisti professionali. Nel settore del trasporto su strada – segnala infatti l’associazione – mancano oggi in Europa circa 600.000 autisti di mezzi pesanti (camion e autobus) che, secondo le previsioni, raggiungeranno quasi i 2 milioni entro il 2026 se continuerà il trend attuale.

«Gli obiettivi dell’Anno europeo delle competenze ci trovano pienamente d’accordo – ha commentato Raluca Marian, direttrice dell’Advocacy UE dell’Iru – La carenza di manodopera qualificata che individua è nel nostro settore soprattutto una carenza di autisti. L’UE deve promuovere perciò la riqualificazione e il miglioramento delle competenze per aumentare la competitività delle imprese e realizzare le transizioni digitale e verde. Occorre prestare attenzione al coinvolgimento di un maggior numero di persone, in particolare donne e giovani, nel mercato del lavoro».

Secondo l’Unione, la rivoluzione digitale e dell’automazione in corso è un’opportunità ideale per il settore del trasporto su strada per migliorare la sua attrattiva tra i giovani europei, abbinandola alla revisione in corso della direttiva UE sulla patente di guida. La UE può quindi da subito investire nella formazione, collegare opportunità e competenze o anche attrarre professionisti extra UE.
«Come ha sottolineato la Commissione, la transizione verde potrebbe creare fino a 1 milione di posti di lavoro in più nell’UE entro il 2030 – ha evidenziato Marian – ma molte aziende stanno lottando per trovare lavoratori con le giuste competenze. Sarebbe un peccato lasciarsi sfuggire questa opportunità di crescita economica e sociale».

Ma la Giornata dell’Europa di quest’anno non limita il suo sguardo ai lavoratori continentali, ma si propone anche di facilitare il riconoscimento delle qualifiche oltre i confini, attraendo lavoratori qualificati dall’esterno dell’Unione europea. In questo senso l’Iru chiede la revisione della direttiva sulle patenti per attrarre, formare e scambiare patenti di guida e certificati di idoneità professionale di Paesi terzi, garantendo nel contempo il pieno rispetto dei diritti dei suoi conducenti.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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