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Furgoni puliti: ecco le condizioni per accedere agli incentivi

Ci sono più di 63 milioni di euro per incentivare l'acquisto di veicoli "puliti", compresi i commerciali non superiori alle 3,5 ton. Lo sconto, parametrato alle emissioni, va dai 2.000 ai 5.000 euro

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Sono diventati operativi dal 6 maggio, con la pubblicazione sul sito del ministero dello Sviluppo economico delle relative istruzioni, gli incentivi destinati a chi acquista veicoli a basso impatto ambientale. Ma a chi sono destinati e a quali condizioni? E soprattutto, possono usufruirne anche i furgoni? La risposta è sicuramente sì, anche se limitatamente a quelli leggeri, non superiori cioè ai 3,5 ton. Stiamo parlando di una cifra che complessivamente è di 63 milioni di euro. Ma per evitare che tutto il monte termini in poche ore, soltanto la metà viene destinata ai privati cittadini.
Più nel dettaglio il 15%, pari a circa 9,5 milioni di euro, sarà riservata ai veicoli ecologici a zero emissioni, vale a dire quelli elettrici e a quelli che producono al massimo a 50 grammi/km di CO2. Per ottenere il bonus su questo tipo di veicoli non è necessario possedere un veicolo da rottamare, così come per quelli che emettono 95 grammi/km di CO2, destinatari del 35% degli incentivi (circa 22 milioni di euro) andrà invece ai veicoli con emissioni fino a 95 grammi/km di CO2.
Gli incentivi possono essere utilizzati anche per l’acquisto di auto aziendali. In questo caso però bisogna rottamare un veicolo con più di 10 anni.
I veicoli che inquinano fino a 120 g/Km possono essere incentivati soltanto come beni strumentali all’esercizio di imprese o all’uso di terzi. In questo caso, peraltro, la rottamazione di un altro veicolo è il presupposto necessario per accedere al contributo. Inoltre vanno osservate anche quattro condizioni:
a) il veicolo consegnato deve appartenere alla stessa tipologia di quello acquistato (per esempio, veicolo commerciale con veicolo commerciale) e risultare immatricolato da almeno 10 anni dall’acquisto del mezzo nuovo;
b) il veicolo deve appartenere al soggetto intestatario del mezzo nuovo, da almeno 12 mesi;
c) entro 90 giorni dalla prenotazione bisogna comunicare il numero di targa del mezzo nuovo consegnato;
d) entro 15 dalla consegna del mezzo, va consegnato il veicolo usato a un demolitore per poi provvedere alla richiesta di radiazione per demolizione allo Sportello telematico dell’automobilista.

L’incentivo consiste in un contributo statale e in uno sconto, praticato in parti uguali dal rivenditore e calcolati sul prezzo di vendita del mezzo, che sono riconosciuti al compratore tramite compensazione con il prezzo di acquisto, al netto delle imposte. Per il 2014, considerato che il contributo ammonta al 20% del prezzo complessivo del veicolo risultante dal contratto (prima delle imposte), sono stati fissati i seguenti tetti massimi:
5.000 euro per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 50g/Km (veicoli elettrici puri);
4.000 euro per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 95 g/Km;
2.000 euro per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 120 g/Km.
Per il 2015, il contributo scenderà al 15% del costo del veicolo, per cui i tetti massimi saranno pari a:
3.500 euro per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 50 g/Km;
3.000 euro per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 95 g/Km;
1.800 euro per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 120 g/Km.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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