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Il 15% dei sinistri coinvolge un camion, nel 53% dei casi è responsabile l’autista, distratto in 1 caso su 4

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Su 4.730 incidenti avvenuti nei primi sei mesi del 2018 lungo autostrade e le tangenziali italiane, 732 – vale a dire il 15% – hanno coinvolto veicoli pesanti sopra le 7,5 tonnellate. E quando la colpa è del conducente, una volta su quattro è da imputare alla distrazione. Sono questi i primi dati emersi dalla Commissione per la sicurezza stradale riunitasi lo scorso 24 ottobre sotto la guida del direttore centrale delle Specialità della Polizia di Stato, Roberto Sgalla, e del presidente della Commissione Sicurezza, Giovanni Busacca. Ma il dato forse più importante riguarda quello relativo alla responsabilità di questi incidenti. Perché, nei 634 incidenti in cui è stato possibile individuare le circostanze che li hanno causati, in 336 casi, vale a dire nel 53% è emersa la diretta responsabilità del conducente.
Ma il terzo dato, quello su cui riflettere maggiormente, riguarda l’analisi delle cause esistenti all’origine di questi incidenti. Prima ancora di vederle nel dettaglio, però, bisogna premettere che nei primi sei mesi dell’anno il traffico dei mezzi pesanti in autostrada è aumentato del 3,2% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente e quindi è scontato che più sono i veicoli in circolazione, maggiori sono le probabilità di incidente. Sgombrato il campo da questo elemento di contesto, per il resto rimane l’autista. E questi, dicono i dati, nel 23,3% dei casi ha avuto un sinistro perché è stato distratto, nel 13,6% dei casi non ha rispettato le distanze di sicurezza, nel 6,1% ha superato i limiti di velocità e soltanto nell’1,6% dei casi è stata riscontrata un’inefficienza del veicolo. Il dato che quantifica i conducenti coinvolti in incidente a causa dell’assunzione di droga e alcool o anche per malori e colpi di sonno si ferma allo 0,9%. E anche questo appare interessante: spesso, cioè, dietro un tamponamento di un camion che impatta su altri veicoli senza nemmeno aver pigiato il pedale del freno viene interpretato come la conseguenza di un malore o di un colpo di sonno. Ma, stando almeno a quanto emerge da questi dati, sarebbe molto più facile giustificare quegli eventi come dovuti alla distrazione, divenuta ormai la prima causa di sinistri.

Altri dati in panoramica: il giorno della settimana con più incidenti è il giovedì (22)

Il numero di veicoli controllati da tutte le forze dell’ordine è stato di 296.962, mentre il numero di giornate di lavoro controllate ammonta a 3,381 milioni, anche se l’obiettivo è di arrivare a 4,24 milioni. 

 

Tutti i dati li potete trovare in allegato.

Allegati

Per scaricare i dati sulla sinistrosità clicca qui

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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