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1° gennaio 2024: al via l’installazione dei nuovi tachigrafi sui camion impegnati in trasporti internazionali

Il tempo delle proroghe è finito. La DG Move della Commissione europea ha deciso che quel periodo di tolleranza, che a step successivi aveva condotto dal 21 agosto fino al 31 dicembre 2023, ora è terminato. Nel frattempo già si guarda all’altra scadenza di maggio 2024, quando terminerà la possibilità di omologare tachigrafi transitori, privi della messaggistica Galileo che certifica gli spostamenti sul territorio. E poi da fine 2024 parte anche il retrofit

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Il tempo delle proroghe è terminato: il tachigrafo digitale di seconda generazione, che sarebbe dovuto essere installato sui camion di nuova immatricolazione impiegati in servizi di trasporto internazionale a partire dal 21 agosto 2023 e che poi, a causa della scarsità delle forniture in tutta Europa, aveva dovuto attendere l’intero 2023, adesso a partire dal 1° gennaio 2024 troverà posto nei ricordati veicoli con massa superiore a 3,5 tonnellate. E tutto questo perché la DG Move della Commissione europea, che aveva concesso lo scorso ottobre un periodo di tolleranza per l’installazione dei nuovi tachigrafi fino al 31 dicembre 2023, adesso ha deciso di non concedere ulteriori proroghe
A questo punto, guardando oltre, già appare nitida all’orizzonte la successiva scadenza, calendarizzata per il 31 maggio 2024 (o cinque mesi dopo la dichiarazione di servizio di OSNMA), quando non potranno più essere installati sui veicoli immatricolati per la prima volta i tachigrafi transitori, resi omologabili dalla Commissione europea anche se non disponevano di una delle componenti peculiari del tachigrafo di seconda generazione, relativa alla loro capacità di autenticare, tramite il servizio di navigazione di Galileo, le posizioni registrate dal tachigrafo durante l’uso del sistema globale di navigazione satellitare (GNSS). Il problema in questo caso riguarda il ritardo da parte del servizio di navigazione, che avrebbe dovuto introdurre la dichiarazione OSNMA dalla fine del 2023 o comunque entro gennaio, in modo da far coincidere le due scadenze previste (fine maggio o cinque mesi dalla dichiarazione OSNMA). Ma per ora non ci sono comunicazioni al riguardo.
L’ultima, storica scadenza, riguarda la fine del 2024, quando per la prima volta da quando esiste il tachigrafo diventerà obbligatoria un’operazione di retrofit, nel senso cioè che entro il 31 dicembre 2024, tutti i veicoli dotati di tachigrafo analogico o digitale (fino al 15 giugno 2019) che svolgono trasporti internazionali con veicoli di peso superiore a 3,5 tonnellate dovranno dotarsi della nuova generazione di tachigrafo. Quindi, non quelli di nuova immatricolazione, ma tutti, sostituendo lo strumento di cui dispongono con uno smart.

I veicoli che però hanno installato un tachigrafo intelligente di prima generazione (quindi di quelli successivi al 15 giugno 2019) e che sono impegnati in missioni di trasporto internazionale avranno qualche mese in più per effettuare il retrofit, visto che hanno tempo per adeguarsi fino al 19 agosto 2025.

A questo punto possiamo anche ricordare che a partire dal 2026 anche i veicoli commerciali con peso massimo tra le 2,5 e le 3,5 tonnellate dovranno essere equipaggiati con tachigrafo intelligente di seconda generazione, sempre se impiegati in missioni oltre frontiera.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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