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La Nuova Sabatini Green si applica anche ai veicoli con motori compatibili con biocarburanti

Una risposta del ministero delle Imprese e Made in Italy allarga l’applicazione della normativa che agevola gli investimenti puliti delle PMI e in particolare ammette al contributo maggiorato del 3,575% anche all’acquisto di veicoli N2 e N3 a ridotto impatto ambientale. A tale scopo viene richiesta una certificazione del costruttore che il motore del veicolo funzioni con biocarburanti come per esempio l’HVO

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C’è una piccola rivoluzione per quanto riguarda la Nuova Sabatini Green, estremamente importante visto i tassi di interesse in corso e vista pure la transizione energetica che il settore del trasporto si trova ad affrontare. La novità è contenuta in una Faq (la n. 6.B.7) del ministero delle Imprese e del Made in Italy, in cui si precisa che «i veicoli di categoria N2 e N3 sono ammissibili al contributo maggiorato del 3,575% annuo previsto dalla Nuova Sabatini Green a condizione che gli stessi presentino le caratteristiche tecniche di cui al punto 5.III sezione 2/B dell’allegato 6/C alla circolare direttoriale 6 dicembre 20022 n. 410823, aggiornato con circolare direttoriale 3 luglio 2023, n. 28277. A tal fine il fornitore del/dei bene/i deve attestare nella dichiarazione liberatoria resa secondo lo schema di cui all’allegato 4 alla circolare n. 50031 dell’11 dicembre 2023 che i veicoli possiedono le predette caratteristiche tecniche previste dalla normativa».

Dietro una tale puntualizzazione c’è una richiesta avanzata dalle associazioni di categoria dell’autotrasporto – e da Anita in particolare – di includere nel sostegno agli investimenti previsto dalla Nuova Sabatini Green l’acquisto di veicoli commerciali puliti di classe N2 e N3 che possono essere alimentati a biocarburanti. Il problema sorgeva in particolare rispetto al fatto che dal documento unico di circolazione di tali veicoli non emerge la compatibilità del loro motore con i biocarburanti. E proprio per questo si richiedeva di includere, nella documentazione da presentare per la domanda di accesso, una autocertificazione del costruttore del veicolo in cui si accerti la compatibilità dei motori stessi motori con i biocarburanti, quali appunto l’HVO.

Ricordiamo che la Nuova Sabatini Green è un’agevolazione che sostiene gli investimenti delle PMI finalizzati all’acquisto di macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali, 4.0 e green a uso produttivo, nonché hardware, software e tecnologie digitali. E che tale contributo – che può essere assistito anche dal Fondo di garanzia per le PMI fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso se non duri più di 5 anni e se sia compreso tra 20 mila e 4 milioni di euro – viene determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, a un tasso d’interesse annuo pari al:

  • 2,75% per gli investimenti ordinari;
  • 3,575% per gli investimenti “industria 4.0”;
  • 3,575% per gli investimenti green.

Inoltre, una circolare del ministero delle Imprese e del Made in Italy, che ha integrato le disposizioni del regolamento GBER con le modifiche introdotte dal regolamento (UE) 2023/1315 della Commissione del 23 giugno 2023, valido fino al 31 dicembre 2026, ha modificato la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà rilasciata dal fornitore, che l’impresa deve allegare alla richiesta di erogazione del contributo. In questo modo viene reso più agevole la dimostrazione dei requisiti tecnici di cui all’elenco delle certificazioni ambientali di prodotto riconosciute a livello europeo ricomprese nell’allegato 6/C alla circolare n. 410823/2022. 

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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