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Mercedes-Benz Actros: chi innova prima, dura più a lungo. Anche usato

Il cliente si sveglia all’improvviso: ha bisogno di 3-4 viaggi in più rispetto a prima e di aprire una direttrice di distribuzione ulteriore. Per quanto tempo? Non si sa: intanto si inizia, poi si vedrà

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Su presupposti di questo tipo comprare un veicolo nuovo può essere rischioso, soprattutto se c’è rischio che la commessa per cui lo si presta possa «volatilizzarsi». Tanto meglio, allora, guardare al mercato dell’usato. Ma verso quale veicolo?
Abbiamo chiesto in giro, ascoltato i pareri dei trasportatori, ragionato con un po’ di logica e tante delle risposte fornite sono andate nella stessa direzione: il Mercedes Actros.
Per quale motivo? Il ragionamento, molto in sintesi, è presto detto: le principali innovazioni della tecnologia camionistica prima transitano dall’Actros. Il più delle volte, cioè, le tiene direttamente a battesimo con largo anticipo. È stato così per quasi tutti gli attuali sistemi di sicurezza, dal controllo elettronico della stabilità a quelli che frenano il veicolo davanti a un ostacolo. È stato così per l’Ecoroll o per il Cruise Control predittivo governato tramite GPS. È stato così per la gestione intelligente e risparmiosa dei sistemi ausiliari. Ma è stato così anche per l’Euro 6 e per l’inserimento dei cambi automatizzati di serie.
Ora se questo è vero, acquistando un’ammiraglia della Stella di qualche stagione fa si scopre che è già equipaggiata con quello che ancora rimane lo stato attuale della tecnica. Il suo livello di conservazione – per usare una terminologia alimentare – è molto più lungo.
In più ha cabine (sia le GigaSpace sia le BigSpace) estremamente funzionali e in grado di garantire totale libertà di movimento – l’altezza interna può arrivare a 2,13 metri –, abbondante capacità di stivaggio e comfort costante, sia in guida sia nelle pause o quando arriva l’ora di mettersi a letto.
E se le cabine soddisfano tutte le esigenze, le motorizzazioni non sono da meno, grazie ad un’offerta allargata e diversificata, accomunata però dalla sobrietà nei consumi, frutto del sistema BlueTec, del già ricordato Predictive Powertrain Control, (che fa risparmiare fino al 5% di carburante in più) e del perfetto dialogo con il cambio automatizzato a 12 rapporti PowerShift.
Senza considerare che se nella prima vita il camion è stato utilizzato per missioni diverse, il telaio, dotato di carreggiata più ampia per una perfetta tenuta di strada, presenta uno schema dei fori (distanti tra loro 50 mm) che facilita l’inserimento di qualunque sovrastruttura, contenendo così i costi di allestimento. Una ragione di più per prenderlo in considerazione.
Per farsi un’idea della valutazione sul mercato di un Mercedes Actros usato clicca qui .

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Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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