Ricordate l’ultimo bonus patenti concesso dal ministero delle Infrastrutture lanciato lo scorso febbraio? Doveva servire a concedere un buono pari all’80% delle spese sostenute da giovani tra i 18 e i 35 anni per il conseguimento delle patenti per condurre automezzi per trasporto merci (C + E) e della relativa CQC fino a un tetto massimo di 2.500 euro.
Ebbene, le domande arrivate per ottenere questo bonus sono state più di quelle attese. Ma soprattutto in numero superiore a quelle che si riuscivano a coprire con il 25,3 milioni di euro stanziati. Per la precisione erano rimaste non soddisfatte 342 richieste. Per colmare questa lacuna, vista pure la persistente criticità della carenza di autisti, il ministero ha messo nuovamente mano al portafoglio e ha stanziato ulteriori 855 mila euro, pronti per essere distribuiti.
«Gli uffici del ministero e della competente Direzione generale per la sicurezza stradale e l’autotrasporto – si legge in una nota ministeriale – hanno verificato l’ulteriore disponibilità del fondo istituito presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per l’anno 2023 e hanno proceduto alla riattivazione dei buoni emessi e sospesi».
Cosa devono fare i 342 esclusi? Praticamente niente. O, meglio, devono attendere, nel senso che riceveranno una comunicazione all’indirizzo di posta elettronica indicato in sede di domanda e a quel punto avranno 60 giorni per l’attivazione presso una delle autoscuole accreditate.