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L’autotrasporto spagnolo incassa un’altra vittoria: obbligo di alcoltest bloccamotore soltanto per i bus. Rinviato per i camion al 2024

Nella riforma del codice della strada il governo introduce molte misure, decurtando 6 punti patente a chi guida con telefono in mano, a chi sorpassa i ciclisti senza debita distanza, a chi butta oggetti sulla strada. Ma l'introduzione dell'alcolock, contrastato dalle associazioni dell'autotrasporto, parte nel 2022 soltanto per i bus

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Uno e due. Dopo pochi giorni dalla risoluzione di una vertenza che ha portato alla riforma del settore, l’autotrasporto spagnolo ottiene un’altra vittoria. Perché un altro pacchetto normativo, che rivede il codice della strada iberico in funzione di una maggiore sicurezza stradale, prevede l’imposizione dell’alcolock, un dispositivo di misurazione dell’alcolemia che impedisce al conducente di avviare il veicolo se supera i livelli consentiti, soltanto per gli autobus, mentre rinvia al 2024 l’appuntamento con i camion. Per la precisione, la legge sul traffico e la sicurezza stradale, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale spagnola del 21 dicembre, stabilisce che tutti i nuovi autobus immatricolati a partire dal 6 luglio 2022 dovranno essere obbligatoriamente equipaggiati con il dispositivo di controllo del tasso alcolemico , mentre, diversamente da quanto stabilito in un primo momento, fa scattare lo stesso obbligo su tutti i veicoli per trasporto merci oltre le 3,5 tonnellate soltanto dal 2024, quando la stessa disposizione dovrebbe diventare normativa europea. Ma il nuovo codice interessa comunque gli autotrasportatori, soprattutto perché prevede un inasprimento di alcune sanzioni per tutti gli utenti della strada. Così, per esempio, chi usa un telefono mobile durante la guida e chi mette in pericolo i ciclisti o lancia oggetti sulla strada, perde automaticamente 6 punti della patente.

Le associazioni dell’autotrasporto spagnolo avevano contrastato l’introduzione immediata dell’alcolock sui camion per una ragione di equità e di immagine, in quanto – sostenevano – limitarla ai soli veicoli pesanti (truck e autobus) e non per le vetture avrebbe finito per trasmettere l’idea errata che i conducenti del settore del trasporto stradale tendono maggiormente a guidare in stato di ebbrezza. Cosa che sarebbe negata dalle statistiche esistenti.

I dati ministeriali, infatti, dicono che in più del 10% degli incidenti con vittime e in più del 20% degli incidenti mortali registrati negli ultimi 3 anni, l’alcol è stato considerato un fattore casuale. Tuttavia, la percentuale di conducenti di vetture coinvolti in un incidente stradale e poi risultati positivi all’alcol test è stata molto più alta rispetto a quella riferita ai conducenti professionisti. Per la precisione la percentuale di automobilisti pizzicati oltre il tasso alcolemico consentito è il 10%, sale al 12% per i motociclisti, mentre si ferma al 2% nel caso di autisti professionali di camion. Vediamo, invece, in una rapida panoramica le altre misure che vengono introdotte da subite.

  • Distrazioni: aumentano da 3 a 6 i punti sottratti alla patente nel caso in cui si usano durante la guida, tenendoli in mano, telefoni cellulari. Al riguardo le statistiche dicono che, a partire dal 2016, le distrazioni al volante sono la prima causa di incidentalità con una percentuale del 31%, in aumento nel 2020 di 3 punti percentuali rispetto al 2019. Ai 6 punti di decurtazione si aggiunge – ma era già in vigore – una sanzione pecuniaria di 200 euro.
  • Cintura di sicurezza ed elementi di protezione: aumentano da 3 a 4 i punti sottratti per mancato o scorretto utilizzo. Anche qui con una sanzione di 200 euro. Le statistiche dicono che nel 25% dei decessi si riscontra il mancato uso della cintura di sicurezza.
  • Sicurezza per ciclisti: diventa obbligatorio, sulle strade con più di una corsia per senso di marcia, il cambio di corsia in caso di sorpasso di ciclisti o ciclomotori. I punti persi dai trasgressori aumentano da 4 a 6 in caso di sorpasso di ciclisti, senza rispettare da loro una distanza di almeno 1,5 metri. Anche qui si integra con sanzione di 200 euro. 
  • Lancio di oggetti sulla strada: aumentano da 4 a 6 i punti detratti per lancio di oggetti sulla strada o nelle sue vicinanze in grado di provocare incidenti o incendi.
  • Unificazione del periodo per recuperare i punti della carta: diventa di 2 anni il periodo da trascorrere senza infrazioni per un autista che voglia reintegrare i punti patente. In precedenza il sistema prevedeva una diversa articolazione del lasso temporale a seconda della gravità delle infrazioni commesse.
  • Corsi di guida sicura: si possono recuperare 2 punti della patente frequentando corsi di guida sicura. Modi e tempi di questi corsi saranno dettagliati con disposizioni normative da approvare nei prossimi mesi..
  • Zone a bassa emissione: viene introdotta una infrazione di 200 euro per il mancato rispetto delle limitazioni alla circolazione derivanti dall’applicazione di protocolli giustificati da inquinamento e dalla finalità di abbattere le emissioni. In Spagna la legge obbliga i comuni con più di 50.000 abitanti a istituire zone a bassa emissione.
  • Controlli per gli esami per la patente di guida: viene introdotta una sanzione di 500 euro per chi utilizzi apparecchi intercomunicanti non autorizzati nelle prove per l’ottenimento e il recupero di patenti o patenti di guida. A chi violasse tale disposizione viene vietato di ripresentarsi all’esame nei 6 mesi successivi.
  • Guida autonoma: per la prima volta compare nel codice della strada spagnola il riferimento al veicolo a guida autonoma.
Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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