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Tragedia di Caluso, l’autista del camion gemello dorme sul veicolo e i cittadini lo adottano

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Non ha nessuna colpa, ma non può abbandonare il carico e quindi ci dorme accanto, sul camion. Parliamo di Genna Diy, l’autista lituano del secondo veicolo che trasportava il carico speciale lo scorso 23 maggio, quando il convoglio si era fermato sui binari di un passaggio a livello della frazione di Arè ed era stato travolto dal treno regionale 10027.

Il collega di Genna, Darius Zujis, autista del mezzo travolto dal treno, è tornato a casa in Lituania e per ora resta l’unico indagato della vicenda. Ma Diy, 44 anni, non può lasciare il suo camion, che è sotto sequestro giudiziario, e deve controllare che durante la notte nessun malintenzionato si avvicini alla merce.

È una situazione complicata che si trascina da due settimane e che però ha provocato una reazione di solidarietà da parte dei calusiesi, che sanno perfettamente come il povero Genna sia soltanto una persona che fa il suo lavoro, anche se in circostanze tragiche. Appena hanno saputo della sua presenza sul camion, gli abitanti di Arè, gli assessori e il sindaco di Caluso, Maria Rosa Cena, hanno cercato di aiutarlo. Il Comune gli ha messo a disposizione la palestra del campo sportivo per riposarsi e cambiarsi e gli ha dato anche dei buoni pasto. Genna ha accettato l’aiuto e la solidarietà dei canavesani, ma ha risposto che l’azienda austriaca per cui lavora lo obbliga a sorvegliare il carico e che perciò deve continuare a dormire in cabina. E questo mentre nel suo Paese natale lo attendono la moglie e il figlio di 19 anni.

Cosa c’è di buono in questa storia? Il fatto che, a differenza di quello che si dice, gli italiani siano veramente brava gente. Poi la serietà e la professionalità di un camionista che, in condizioni precarie, continua a svolgere con coscienza il proprio lavoro.

Ne escono male invece l’azienda austriaca, che poteva almeno mandare qualcuno a dare il cambio a Diy, e il solito apparato burocratico lento e macchinoso. Mancano infatti le autorizzazioni dalla procura di Ivrea necessarie a proseguire il viaggio. Nel frattempo i tecnici stanno effettuando tutte le analisi del caso per studiare il migliore percorso alternativo che permetterebbe al Tir di proseguire il suo viaggio verso l’iniziale destinazione dell’azienda Bitux di Foglizzo (To). L’ipotesi più probabile è che il camion proceda verso Chivasso per prendere l’autostrada verso Ivrea e da qui finalmente giungere a meta. Dalle ultime notizie parrebbe però che il nullaosta sia ormai in arrivo.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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