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Unatras scrive al ministro Toninelli e chiede un incontro

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Unatras ha colto l’occasione dell’insediamento del neo ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Danilo Toninelli una lettera per inviargli una lettera in cui esprimere sia i «migliori auguri per l’incarico ricevuto, con la speranza che possa svolgere un lavoro proficuo anche nell’interesse della categoria dell’autotrasporto merci per conto di terzi, rappresentata quasi totalmente dalle sigle associative aderenti allo scrivente coordinamento unitario» ma anche sottolineare come nonostante l’autotrasporto occupi «un ruolo fondamentale per la crescita del Paese», le imprese italiane che operano nel settore siano «afflitte da tutta una serie di problemi che, se non troveranno soluzione in tempi rapidi, finiranno con il comprometterne definitivamente la tenuta a tutto vantaggio della concorrenza europea».

L’associazione elenca così al Ministro i punti più urgenti, che necessitano di immediata risoluzione e che riguardano:
– l’emanazione del comunicato dell’Agenzia delle Entrate che le imprese artigiane attendono per la dichiarazione dei redditi relativi all’anno 2017, contenente gli importi delle deduzioni spettanti determinate dalla legge;
– il contingentamento imposto dall’Austria, in determinate giornate, al traffico dei camion in uscita dal nostro Paese. A tal fine è necessario che in occasione del Brenner Meeting del 12 giugno prossimo, l’Italia chieda sia riaffermato il diritto comunitario della libera circolazione delle merci e contrasti la misura austriaca che sta danneggiando i vettori trasportatori ma soprattutto crea danni incalcolabili per l’economia italiana tagliando fuori la produzione diretta ai mercati del Nord Europa;
– il ripristino dell’operatività del sistema delle revisioni dei mezzi presso le Motorizzazioni, bloccate in gran parte del Paese, che ha pericolosi effetti sulla sicurezza della circolazione stradale.

Accanto a queste tematiche urgenti, per l’associazione ne seguono altre non di secondaria importanza, come la ripubblicazione dei costi minimi della sicurezza e la «paralisi del trasporto eccezionale» e chiede un incontro «per affrontare le questioni emergenziali per il nostro settore e per studiare le possibili soluzioni da attuare in tempi rapidi, nell’interesse dell’economia del Paese».

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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