Veicoli - logistica - professione

HomeProdottoAllestimentiMercato veicoli trainati: +8% a gennaio-febbraio 2022

Mercato veicoli trainati: +8% a gennaio-febbraio 2022

Il Centro studi e statistiche Unrae - sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili - ha effettuato una stima del mercato dei veicoli rimorchiati ordinati nel secondo e terzo trimestre 2021 e consegnati nel primo bimestre 2022

-

È cresciuto dell’8% nel primo bimestre dell’anno il comparto dei veicoli trainati, con mtt sopra le 3,5 ton: sono stati 2.637 i rimorchi e i semirimorchi immatricolati tra gennaio e febbraio 2022 (erano 2.441 dei primi due mesi 2021). Lo annuncia puntualmente il Centro studi e statistiche di Unrae, sui dati forniti dal MIMS. Paolo A. Starace, presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’associazione commenta come, se il trend al rialzo venisse confermato nei mesi futuri, il mercato dei rimorchiati sia «almeno in parte, risparmiato da quegli elementi di preoccupazione che stanno interessando il settore dei veicoli industriali».

«In particolare e per ovvie ragioni, il trainato non soffre infatti dei rincari alla pompa – osserva Starace – tuttavia, le preoccupazioni circa il prolungarsi della carenza e dell’aumento dei costi della componentistica, ulteriormente acuite dalle notizie che giungono dall’Ucraina, non possono che gettare un’ombra preoccupante sul futuro andamento di quello che, in questo momento, pare essere l’unico segmento di mercato nell’ambito del trasporto merci che continua a crescere».

Unrae esprime ad ogni modo cautela riguardo alle previsioni di crescita dei prossimi mesi, poichè le immatricolazioni attualmente registrate si riferiscono a ordini effettuati nel secondo e terzo trimestre 2021, molto prima dello scoppio della crisi geopolitica in Ucraina e degli esponenziali rincari dei costi di energia e carburanti.

«Non ci è dato sapere il livello di acquisizione ordini dei primi mesi del 2022,– sottolinea Starace – sappiamo però che il crollo della domanda, che già affligge i Paesi dell’Est Europa per le ben note cause, potrebbe riverberarsi per un effetto domino anche in Italia. Alla luce di queste considerazioni – conclude – rimane essenziale continuare a sostenere adeguatamente il settore anche nell’ottica del rinnovo del parco circolante, che ricordo ancora una volta essere tra i più vetusti d’Europa». 

Redazione
Redazione
La redazione di Uomini e Trasporti

close-link